"Sequestrati
6 hard disk, una workstation Sun, nastri di segreteria telefonica (compreso quello outgoing), Sigillato tutto il resto nella mia camera da letto ..."
Crackdown e' una intraducibile parola inglese che racchiude in un unico
vocabolo il significato di crollo, attacco, disfatta, distruzione,
smantellamento, colpo di grazia. Queste pagine web raccontano la storia
del "Crackdown" italiano che nel maggio 1994 ha messo in ginocchio la
Telematica Sociale di Base, le reti autogestite, autofinanziate e popolari
che ancora oggi costituiscono una alternativa libera e gratuita ai servizi
offerti dai grandi operatori commerciali. Questo "giro di vite" ai danni
della controinformazione digitale e' stato la piu' grande azione di
polizia informatica della storia dell'umanita', una serie interminabile di
sequestri, censure, perquisizioni, intimidazioni, sospetti, bavagli e
violazioni dei diritti costituzionali, avvenuta nel piu' totale
disinteresse dei media e della politica, a beneficio dei grandi potentati
informatici. A questa operazione si aggiunge un mese piu' tardi anche il
sequestro del nodo centrale di Peacelink, associazione pacifista di
volontariato dell'informazione, e negli anni successivi la storia della
lotta per la liberta' di espressione sulla "frontiera elettronica" e'
segnata da altre grandi ondate repressive. Reati d'opinione,
pedofilia, satanismo, diffamazione: questi e altri i pretesti utilizzati
per la caccia alle streghe del nuovo millennio, e la "santa inquisizione"
delle reti e' gia' pronta a colpire una nuova vittima.
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