(Aggiornamento   6 aprile 1999)
(Aggiornamento 12 aprile 1999)
(Aggiornamento 20 aprile 1999)

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Agesci - Settore Emergenze e Protezione Civile nazionale

Comunicato del 5 aprile 1999 - Emergenza Kosovo
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Con preghiera di massima diffusione

Un nucleo di sei capi Agesci sono stati imbarcati il giorno 3 alla volta di Durazzo e hanno iniziato a partecipare, insieme agli altri volontari, alle operazioni di montaggio delle tendopoli atte ad accogliere profughi. Sono autosufficienti per 72 ore e dotati di automezzo fuoristrada, autocarro, attrezzature da lavoro e da campo. Questo potrebbe essere solo il primo di una sede di interventi. Pertanto, è necessario essere pronti a far fronte ad altre eventuali richieste.

Attualmente non sappiamo se la nostra collaborazione sarà richiesta per proseguire il montaggio delle tendopoli in territorio albanese, o per l'animazione e l'assistenza ai campi profughi che, probabilmente, si appronteranno anche in Italia. In ogni caso, entrambi i servizi richiedono maturità ed esperienza.

Pertanto, vi invitiamo a segnalare i nominativi di coloro che possono essere disponibili, attraverso le schede a disposizione presso le segreterie regionali Agesci e gli incaricati dei Settore EPC. Sì prega di passare attraverso il rispettivo coordinamento regionale associativo.
I volontari Impiegati sotto il coordinamento dei Dipartimento di protezione civile potranno godere dei benefici previsti dal DPR 613/94 (e dall'Ordinanza 26 marzo 1999 n.2967)

Costituiscono requisiti preferenziali:
- il possesso di un passaporto in corso di validità;
- la vaccinazione antitetanica;
- esperienze maturate nell'ambito di montaggio, gestione tendopoli, animazione e assistenza popolazioni.

Per altre informazioni è possibile rivolgersi alla Segreteria Centrale
tel. 06168.166.1, fax 06168.166.236,
email: metodo@agesci.org

Roma, 6 aprile 1999
Mauro Mulas
Incaricato Nazionale Settore Emergenze e Protezione Civile


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L'Agesci e l'emergenza Kosovo
A CHE PUNTO SIAMO...
(Aggiornamento al 6 aprile 1999)
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1. Giovedì 1 aprile il Dipartimento delle Protezione Ovile ha chiesto l'invio di alcuni capi maggiorenni volontari in Albania, per il montaggio delle tendopoli.
2, Giovedì 1 aprile e' stato girato un fax a tutte le segreterie regionali contenente le richieste del Dipartimento e una “Scheda di adesione". Si sono resi disponibili a partire 6 capi della regione Veneto. Il contingente della Missione Arcobaleno è partito venerdì scorso da Bari.
3. Questo primo contingente sta montando una tendopoli ad un'ora di macchina da Durazzo, insieme ad altri volontari coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile.
4. Sabato prossimo (10 aprile) i 6 capi torneranno in Italia.
5. Al momento stiamo attendendo dal Dipartimento altre notizie circa altro impiego di forze e altre necessità.
6, L'associazione sta partecipando al tavolo di coordinamento profughi Kosovo indetto dalla Presidenza dei Consiglio dei Ministri con il Ministero dell'Interno e della Solidarietà Sociale. Per giovedì 8 aprile è indetta la prossima riunione.
7. L'associazione sta partecipando a un coordinamento nazionale con la Caritas Italiana. Per giovedì 8 aprile è indetta una riunione.
8. Questi tavoli di coordinamento nazionali daranno visibilità e concretezza alle iniziative che come Agesci sarà possibile intraprendere nel futuro. Attualmente la situazione nel territorio albanese è delicata. Non si ritiene opportuna una nostra presenza che vada oltre quella richiesta e coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile.
9. I Capi Agesci che volessero rendersi disponibili per partire, dovranno contattare il proprio coordinamento regionale (Segreteria regionale o rete dei settore EPC) presso il quale potranno chiedere l'apposita scheda di comunicazione disponibilità. Sarà cura dei livello regionale inviare per fax o email alla Segreteria Centrale, i nominativi raccolti ed attendere. Appena il Dipartimento richiederà nuovi volontari Agesci, sarà nostra cura (o dei Dipartimento stesso) contattare i capi che hanno dato la disponibilità
l0. Come è nostra tradizione e caratteristica possiamo, a livello locale, intraprendere e contribuire alle diverse iniziative esistenti, serie e disinteressate, a favore dei profughi. A titolo esemplificativo e informativo trovate, al termine della presente, una raccolta di quanto siamo riusciti a conoscere.
11. Si raccomanda la collaborazione alle iniziative locali con la Caritas, nostro partner ed Interlocutore privilegiato. Contattare le Caritas diocesane ed attivare dei coordinamenti.
12. Altra iniziativa alla quale è possibile aderire. Il Dipartimento della protezione civile ha comunicato l'attivazione di centri di raccolta delle Forze armate (vedi elenco) dove le amministrazioni locali potranno consegnare i beni di prima necessità - NON ALIMENTARI - per i profughi dei Kosovo.
13. IMPORTANTE Vi chiediamo dì dare "visibilità alle iniziative che l'associazione intraprenderà a livello locale: da quelle dei singolo gruppo al  livello regionale. Sarà sufficiente inviare un breve resoconto a mezzo fax alla  segreteria centrale Agesci (06168.166.236) o una posta elettronica all'indirizzo: metodo@agesci.org. Sono graditi in tema. anche ritagli della stampa  locale.
14. Al fine di non sovraccaricare le strutture della Segreteria Centrale, vi chiediamo cortesemente di limitare le richieste di informazioni soprattutto a mezzo telefono. E' preferibile utilizzare la posta elettronica comunicando con l'indirizzo. Al fine di poter diffondere quanto più rapidamente possibile ogni informazione utile, si cercherà di aggiornare tempestivamente la pagina associativa dei settore EPC.

Vi ringraziamo della attenzione e della collaborazione.
La Segreteria Centrale Agesci


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--- L’Agesci e l’emergenza Kosovo ---
A CHE PUNTO SIAMO …
(Aggiornamento al 12 aprile 1999)
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  1. Domenica 11 aprile sono rientrati i primi 6 capi partiti Giovedì 1 aprile. Hanno svolto un duro lavoro di montaggio tendopoli a 15 Km da Durazzo (1 ora di macchina …) assieme ad altre associazioni di volontariato. Sono molto stanchi, ma è andato tutto bene.
  2. Sabato 10 aprile sono partiti 15 capi richiesti dal Dipartimento per la missione "Arcobaleno". Sono delle regioni Friuli, Lazio, Calabria e Puglia.
  3. Il servizio con la missione Arcobaleno è molto impegnativo sotto il punto di vista fisico e psicologico. Si consiglia una età superiore ai 25 anni. Per coloro che volessero rendersi disponibili, si tenga presente quanto segue:

a) Praticare al più presto le seguenti vaccinazioni (o verificare la propria situazione immunitaria) per:

Informarsi presso il proprio servizio di igiene comunale per le modalità di vaccinazione e i relativi tempi di immunizzazione. In alcuni casi sono necessari almeno sette giorni per avere una copertura efficace.

b) E’ necessario il passaporto in corso di validità (5 anni dalla data del rilascio). In alternativa il Dipartimento può rilasciare a coloro che dovessero esserne sprovvisti e che dovessero essere chiamati a partire, un passaporto collettivo. A tal fine occorre essere muniti di un documento di identità (no patenti di guida) in corso di validità (solitamente 5 anni dalla data del rilascio), una fotocopia del medesimo documento e due foto recenti formato tessera.

c) E’ richiesta la massima autonomia per 72 ore. I gruppi di volontari dovranno preferibilmente essere muniti di automezzi che consentano gli spostamenti. Sono vivamente consigliati i mezzi fuoristrada.

d) Occorrono attrezzi atti a montare tende ministeriali (picconi, vanghe, mazzette …).

e) Non è consentito utilizzare telefoni cellulari e apparati ricetrasmittenti. Si può telefonare solo dai centri abitati o espressamente adibiti.

f) Può capitare di saltare pasti e di dormire solo 4 – 5 ore per notte e lavorare per le restanti ore della giornata.

g) Il preavviso di partenza può essere di sole 36 ore. E’ consigliabile indicare alla Segreteria Centrale un recapito fax presso il quale poter ricevere l’eventuale telegramma di conferma del Dipartimento.

  1. I Capi Agesci che volessero rendersi disponibili per partire, dovranno contattare il proprio coordinamento regionale (Segreteria regionale o rete del settore EPC) presso il quale potranno chiedere l’apposita scheda di comunicazione disponibilità. Sarà cura del livello regionale inviare per fax o email alla Segreteria Centrale, i nominativi raccolti. Occorre attendere. Appena il Dipartimento richiederà nuovi volontari Agesci, sarà nostra cura (o del Dipartimento stesso) contattare i capi che hanno dato la disponibilità. Non inviare adesioni che non siano state vagliate dalla propria regione nelle modalità sopraindicate.
  2. Attenzione alla "isteria solidaristica" che può prendere il sopravvento in questi giorni. Esisterà una fase altrettanto delicata, anche "dopo", quando questi fatti non compariranno più sulla prima pagina dei giornali e non verranno più citati dai telegiornali.
  3. Possiamo, a livello locale, intraprendere e contribuire alle diverse iniziative esistenti, serie e disinteressate, a favore dei profughi, ma, nel caso di raccolte di generi di prima necessità, si tengano presenti alcuni aspetti conseguenti:
  1. Le collette di denaro hanno meno problemi logistici consentendo di acquistare direttamente quanto necessario. Inoltre, se spesi nelle zone balcaniche, danno un piccolo impulso all’economia locale.
  2. Si raccomanda la collaborazione alle iniziative locali con la Caritas, nostro partner ed interlocutore privilegiato. Contattare le Caritas diocesane ed attivare dei coordinamenti.
  3. IMPORTANTE Vi chiediamo di dare "visibilità" alle iniziative che l’associazione intraprenderà a livello locale: da quelle del singolo gruppo al livello regionale. Sarà sufficiente inviare un breve resoconto a mezzo fax alla segreteria centrale Agesci (06/68.166.236) o una posta elettronica all’indirizzo: metodo@agesci.org. Sono graditi in tema, anche ritagli della stampa locale.
  4. Non censiamo persone all’ultimo momento per farle risultare soci Agesci e per poi farle partire. Non è associativamente corretto…
  5. Al fine di non sovraccaricare le strutture della Segreteria Centrale, vi chiediamo cortesemente di limitare le richieste di informazioni soprattutto quelle a mezzo telefono. E’ preferibile utilizzare la posta elettronica comunicando con l’indirizzo: metodo@agesci.org. Al fine di poter diffondere quanto più rapidamente possibile ogni informazione utile, si cercherà di aggiornare tempestivamente la pagina web del settore EPC. 

Vi ringraziamo dell’attenzione e della collaborazione.
La Segreteria Centrale Agesci e il Settore nazionale EPC


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Roma, 20 aprile 1999
Da: Segreteria Centrale/Ufficio Assicurazioni
A:    Segreterie Regionali
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Carissimi, vi allego la nota informativa sulla situazione delle assicurazioni per l'Albania ad oggi. Vi prego di dare questa informazione a tutti gli interessati. Vi informeremo immediatamente dovessero intervenire delle modifiche alla nota di oggi. Simona e Maeva dell'area metodo (06 68166220 o 06 68166218 e-mail metodo@agesci.org) sono come sempre di riferimento per l'emergenza. Micaela, dell'ufficio assicurazioni, è rintracciabile allo 06 68166222 e-mail direzione@agesci.org).
Un caro saluto
Paola Cutaia

URGENTE
con preghiera di massima diffusione
Aggiornamento sui problemi assicurativi connessi con il servizio in Albania

Tutti i soci Agesci, con il pagamento del censimento annuale, sono coperti dalla polizza multirischi, infortuni e RCT. Tale polizza è valida in tutti i Paesi del mondo e per tutti gli infortuni tipici ("normali") derivanti dalle attività associative.
L'assicurazione non copre però quei sinistri derivanti da stato di guerra o insurrezione, o altre situazioni politico-geografiche corrispondenti a rischio.
Come sapete negli anni passati veniva attivata una apposita polizza integrativa chiamata "rischio guerra" per i soci Agesci che avevano in programma campi ed altre attività nei paesi della exYugoslavia.
Oggi, data la gravità della situazione esistente, questa polizza non è più attivabile.
Tutti coloro che partecipano al progetto Arcobaleno della Protezione civile italiana sono coperti dalla polizza attivata dalla Presidenza del consiglio dei ministri, la polizza copre le stesse fattispecie della polizza multirischi dell'Agesci, quindi non il rischio guerra, ma dato che è ancora in corso di attivazione, vi informeremo se dovesse garantire coperture maggiori. Le due polizze sono comunque cumulabili.
A partire da oggi i nostri associati che parteciperanno alle attività in Albania saranno, come i volontari delle altre organizzazioni, non coperti da rischio guerra. Risultano coperti i capi attualmente già in servizio in Albania.


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