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From: "Matteo Nicolini"
Newsgroups: it.sociale.scout
Subject: Aggiornamento Kosovo
Date: Sat, 10 Apr 1999 09:29:51 +0200
Message-ID: 7emui8$e25$1@nslave1.tin.it
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La missione Arcobaleno
Aggiornamento all'8 aprile 1999

L’obiettivo dell’Operazione Arcobaleno è di fornire sostegno nella costituzione e nella gestione di Centri di accoglienza, postazioni sanitarie e cucine, per un totale di circa 25.000 posti. Tale Operazione è stata organizzata in tre fasi distinte:

1a Fase (inizio 2 aprile ‘99): Costituzione di Centri d'accoglienza, postazioni sanitarie e cucine - individuati attraverso la ricognizione in loco di personale Operativo della Protezione Civile – dislocati come segue:

n. 1 a KUKES (Nord Albania), da 3.000 posti, operativo per 2.500 unità, allestito dai Volontari DPC-A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini), sotto la gestione della C.R.I. , fornito d'acqua tramite autobotti, di elettricità e 250 servizi igienici chimici; all’interno dello stesso centro è operativo un ospedale da campo per 100 letti ed una cucina allestita e gestiti dal Corpo
Militare della C.R.I. Viene fornita assistenza sanitaria e alimentare a circa altre 500 persone ammassate in prossimità del Centro. E’ operativo da parte delle Regioni Amministrative Italiane, il progetto per l’allestimento e la gestione di altri centri, per un totale di 5.000 posti
n. 1 a KAVAJE (Sud di Durazzo), da 5.000 posti, operativo per 5.000 unità, dalla odierna serata, allestito da Volontari-DPC e gestito dalla C.R.I., fornito d'acqua, di elettricità tramite gruppi elettrogeni, 130 servizi igienici chimici e cucina. E’ operativa una postazione sanitaria di pronto soccorso allestita e gestita dalla C.R.I.
n. 1 a RRUSHBULL (Est di Durazzo), da 2.000 posti, operativo 1.500 unità, allestito e gestito dai Volontari, fornito d'acqua, di elettricità, 60 servizi igienici chimici e cucina. E’ operativa una postazione sanitaria di pronto soccorso, anche di microchirurgia, allestita e gestita dalla C.R.I. E’ in fase di studio la possibilità di ampliamento del campo. Viene fornita
assistenza sanitaria e alimentare a circa altre 500 persone ammassate in prossimità del Centro.
n. 1 a TIRANA, da 500 posti, operativo per 200 unità rispettivamente allestiti e gestiti da "Salesiani Don Bosco" e Volontari D.P.C., il centro è fornito d'acqua, di elettricità, 60 servizi igienici chimici e cucina.
n. 1 a SHIJAK da 1.000 posti (in allestimento), centro misto costituito da un edificio e una tendopoli allestito e gestito da Volontari-D.P.C. Il centro è operativo per 150 persone. Il completamento del Centro è previsto entro fine settimana.
DURAZZO (in allestimento) un ospedale da campo militare italiano completo di strutture per 100 posti letto, che sarà operativo dalla serata del giorno 9 c.m..

2a Fase, in atto: ricognizione di altre aree per raggiungere una capienza totale di 25.000 persone;
Circa 12.000 profughi potranno essere assistiti in strutture organizzate e gestite da O.N.G. (Organizzazioni Non Governative) italiane, già presenti sul territorio albanese, in centri così individuati: a LEZHE (3.000 persone), ELBASAN (2.000 persone), KUKES (altre 5.000 persone), SCUTARI (1.800 persone, 300 in struttura fissa e 1.500 in tenda, fornito di cucina, presidio medico e servizi igienici) , SARANDA (700, 350 in struttura fissa e 350 in tendopoli).

3a Fase (inizio da determinarsi): previsto passaggio delle responsabilità di gestione all’UNHA (United Nation Human Affairs) .
Tutto il materiale in afflusso a Bari viene caricato su vettori navali civili e/o militari ed inviato a Durazzo dove verrà preso in consegna dalla D.I.E. (Delegazione Italiana Esperti).
La Delegazione di Coordinamento, in accordo con le Autorità albanesi, provvederà altresì a coordinare la distribuzione degli aiuti presso i centri d'accoglienza.

La Conferenza Stato-Regioni ha avviato il progetto per la realizzazione e gestione da parte delle Regioni di centri d'accoglienza (dieci MODULI per 500 persone circa, prontamente impiegabili), costituiti da:
N. 35 volontari N. 1 tenda refettorio
N. 6 – 7 medici e paramedici N. 4 grue
N. 2 cucine da campo N. 1 cisterna d’acqua
N. 15 bagni chimici Generatori da 150 – 200 Kw
N. 12 docce N. 2 cisterne carburante

Dal 7 aprile 1999, Il Centro Operativo costituito presso TIRANA, farà pervenire, presso il Comitato Operativo (EMERCOM) del Dipartimento della Protezione Civile, le richieste relative alle necessità connesse alla Missione Arcobaleno.

Operano a pieno ritmo i presidi Sanitari allestiti nei centri d'acoglienza il 7 aprile; presso dette strutture sono state effettuate circa 800 prestazioni, in gran parte dovute a patologie broncopolmonari e delle prime vie aeree, a percosse e ferite da arma da fuoco.

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