Dec 17
una persona
mettiamola così: una persona.
eravamo in gita, credo a ravenna, o a ferrara. insomma da qualche parte a nord.
a un certo punto ci siamo seduti tutti sulla scalinata di una qualche chiesa.
e all’accompagnatrice venne in mente, per passare un po’ il tempo, di fare un giochino.
un giochino tutti insieme.
qualcuno scriveva su un foglietto il titolo di un film
qualcun’altro veniva sorteggiato e doveva mimare , davanti a tutti, il titolo per farlo indovinare agli altri.
si sono cimentate diverse persone, mettendoci in media diversi minuti per riuscire a far indovinare il titol, buttandola sull’ironico quasi sempre.
Â
poi hanno sorteggiato questa persona. che è una persona che sa stare in mezzo agli altri. però non si espone mai.
diciamo che è riservata.
Â
in effetti io non l’ho vista mai in contesti in cui era “protagonista”. sempre più o meno in disparte.
e forse più di una persona lì ha pensato: “oddio, e ora come se la caverà ? farà uno sbianco? non sarà capace?”
Â
ha letto il biglietto. ha puntato l’indice un po’ arcuato della mano destra sulla tempia destra un paio di volte.
subito dopo ha messo entrambi gli indici dritti verso davanti, e ha affiancato (sempre due volte) le due mani con gli indici dritti (come quando si dice “quei due stanno insieme”)
Â
dopo un secondo una ragazza ha detto: “le affinità elettive!”
Â
indovinato
Â
Â
Â
ho un ricordo solenne di quella manciata di secondi
Â
1 comment
1 Comment so far
Leave a comment
Molto bello capo