Archive for the 'vita' Category
say my name
per secoli ho usato l’approccio di studiare le cose “dalla a alla z”
facendomi anche sinistrare dalla “fretta di finire” (cit. noi stessi – https://www.youtube.com/watch?v=RAdoyv8J6HQ&list=RDRAdoyv8J6HQ&start_radio=1)
come dicevo, questa cosa mi ha sfiancato
bisogna imparare a chiamare le cose col proprio nome.
uno potrebbe rifiutare l’idea di pronunciare “non ho proprio voglia di andare a suonare in sala prove oggi”.
ma no! come fai a dirlo! suonare è così bello
e invece tu vai lì, a jammare, fa tutto schifo, non c’è intesa, non c’è feeling, non vedi l’ora che finiscano quelle 2 ore. non è vero che è sempre bello
se oggi dovessi iniziare un altro corso su Udemy o qualche altra cyber-piattaforma..
…penso che il risultato sarebbe solo di accrescere la mia tensione.
invece, ogni tanto, mi sforzo di vivere nel presente
si è concluso da pochissimo il WHY e sono usciti i talk (https://media.ccc.de/)
ne ho scelti un po’ da vedere, tipo quello del tizio che parla di “farsi un provider a casa sua”
l’ho visto, e ad un certo punto ha tirato fuori
ho cliccato su “Test your ISP” (https://media.ccc.de/v/why2025-9-how-to-become-your-own-isp) , fiducioso che sarei stato “promosso”.
COL CAZZO

la cosa mi ha un po’ shockato. anche perché, ricordavo di “essere stato promosso” su quest’altro sito:
https://rpkitest.nlnetlabs.net
possibile che NON stiamo facendo correttamente la validazione RPKI?
allora mi sono detto: ok, cerchiamo un attimo di capire.
sappiamo che entrambi questi sito usano un javascript che tenta di scaricare risorse da 2 punti:
- un url che dovrebbe essere normalmente raggiungibile
- un url che NON dovrebbe essere raggiungibile, in quanto annunciato tramite BGP senza opportuna validazione RPKI
ho iniziato a spulciare il codice, sono finito qui:
https://github.com/density215/rpki-web-test/blob/main/src/librpki.js
speravo di trovare QUI lo stramaledetto url “non valido”:

ne ho parlato un po’ con persone su ITNOG, ed è uscito fuori che probabilmente “sembra frutto di zombi” (cito).
Quindi, insomma, quel sito attualmente non mi aiuta a fare l’analisi che voglio fare.
Bisogna ammettere che il sitodi Cloudflare, almeno, ci fa la cortesia di rendere espliciti i siti che vengono usati per fare quei test…
https://valid.rpki.isbgpsafeyet.com
https://invalid.rpki.isbgpsafeyet.com
ah, aggiungo il particolare che solo chi aveva ipv6 “aveva il problema” (ossia: riusciva a raggiungere invalid.rpki.cloudflare.com, mentre non avrebbe dovuto farlo): una collega che è IPv4 only superava con successo il test.
ho dato un’occhiata sui nostri edge routers.

quindi.. dal nostro punto di vista, CI RISULTA CHE QUELL’IP NON DOVREBBE ESSERE RAGGIUNGIBILE (in quanto proveniente da una rotta “invalida”)
ma invece la rotta ce l’ho, ma è una rotta “generica”:

per farla breve, è uscito fuori che uno dei nostri upstream provider ci stava annunciando quella rotta.
cosa che non dovrebbe avvenire, o meglio: o ti pigli la FIRT (full Internet routing table) o la default (2000::/3 è praticamente la “default route” per ipv6).
vabe’, abbiamo modificato il filtro in ingresso per SCARTARE quell’annuncio e…

mo sci 🙂
tutto questo per dire che… piuttosto che guardare passivamente un video, mi sono lasciato trasportare da quello spunto per mettere le mani in pasta su alcune cose. non scambierei questa piccola ma intensa esperienza con nient’altro 🙂
1 commentIl telo di Filippo
oggi sono incredibilmente felice.
no, non nel senso che sono veramente molto felice. ma è raro che lo sia
ieri sera abbiamo suonato a Ombretta, con Piermattei
vediamo gli ingredienti che mi hanno portato ad essere molto felice
- andrea mi aveva scritto (forse tipo a Giugno), proponendomi di suonare al concerto di inaugurazione del suo nuovo disco
- io devo dire che ho detto subito SI’. l’unica perplessità era “suonare tutti i pezzi” o “solo 5 o 6”. alla fine li ho suonati tutti
- all’inizio ho avuto la classica sensazione “e mo’ che cazzo ci suono qua sopra”. ma poi non si è rilevata un obstacle
- le prove le abbiamo fatte a casa di Mauro, in via Firenze
- sono state le prove più easy della mia vita. non sono mai durate più di 1 ora e mezza, siamo stati a casa, mauro ha sempre fatto trovare acqua, succhi di frutta e, cosa più importante, UVA. LA CAZZO DI UVA
- i volumi non sono mai stati assordanti
- l’unica perplessità era: ma non sarebbe opportuno avere un batterista/percussionista? questa cosa alla fine è stata ACCOLTA e ha suonato con noi Marco Sburzo. una persona buona, con una grande aura positiva *
- il posto in cui abbiamo suonato era veramente molto carino. e pieno di belle signorine 😀 non ci ero mai stato
- …era venuto in spiaggia anche Filippo, che si era fatto un bagno e aveva annunciato che probabilmente si sarebbe dimenticato l’asciugamano lì in spiaggia a fine serata
- il suondcheck è stato.. anche qui uno dei più godibili della mia vita. Molecola è stato bravissimo. ah, c’era anche Fernando *
- Marzia mi ha raggiunto verso le 19, si è sorbita l’intervista di Andrea a Radiostart, e poi abbiamo cenato TUTTI insieme (tipo in 20: walter nanni, giulia+giorgia+loreto, andrea+francesca+amica, mauro, io+paperotta, molecola, various)
- Abbiamo suonato bene *
- sono venuti tanti amici
- sono riuscito a far incontrare due persone che “si cercavano” (per motivi non proprio simmetrici)
- ero preoccupato per Janet *** perché era venuta in macchina ed aveva bevuto un po’.. ma stamattina mi ha risposto al messaggio, tutto ok * non le hanno ritirato la patente

Sentirsi vivi
Dweezil Zappa plays Camarillo Brillo da qualche parte nel 2012
…il problema è: uno può sentirsi vivo SEMPRE? sarebbe realistico?
“se volete fare un omaggio a Zappa, suonate la sua musica, se siete musicisti. se non siete musicisti, suonatela lo stesso. questo, lo renderà felice” (Gail Zappa)
IMMAGINE DEL CUORE, MOLTO GRANDE
No commentsSacc se…
…a kussù gli devo LA VITA:
ogni tanto mi capitano ‘sti video: “una giornata tipo di X, a day as YZW”…
stavolta mi è capitato questo Tadi.
sembrava parlasse di me. per mesi (se non anni) ho letteralmente giocato a ficcarmi una sorta di imbuto in testa e a riempirmela con tonnellate di informazioni (“theory overload”)
per passare il tempo…. o forse anche, ahimé, per riempire i vuoti.
ma il risultato qual è? che sono mentalmente ultra-affaticato.
la prospettiva di imparare le regole di un nuovo gioco da tavolo MI DISTRUGGE (rimane sempre possibile giocare a Dixit).
e niente. ho deciso di smetterla. almeno per un po’. mo’ sono “settimane” che ho abbandonato questa pseudo-urgenza di rincorrere chissà che cosa.
sono stato persino in grado di aprire un libro, vedere che aveva 12 capitoli, e decidere che valeva la pena concentrarsi sul 2, 3, e forse l’ultimo.
…così come stato capace di iniziare un corso di “advanced web hacking blah”, e di dirmi: “no, ‘sta roba mi costa troppa fatica. sarebbe estenuante prendere appunti per poi cmq non essere in grado di trattenere quelle nozioni, visto che per me è probabilmente troppo avanti”.
ringazio il me stesso che è stato così saggio da concludere: questa cosa x mo’ non me la posso permettere. che ci vuole ad ammetterlo?
mi sto preparando per il workshop ipv6, sto mettendo le mani in pasta, è tutta un’altra cosa.
p.s. cito anche P. “se tu ci pensi troppo ad una cosa, ti stufi prima ancora di iniziare a farla veramente”
No commentsCertificazione
immaginiamo di scoprire di avere ancora poco da vivere
pensiamo a chi lasceremmo delle istruzioni
questo sarebbe davvero un super-riconoscimento
1 commentConcerto in mezzo alla strada: EDIT
il mondo non è stato sempre una merda *
questa versione è ancora meglio 🙂
buone feste!
ho un tremendo bisogno di vivere e riascoltare una cosa così dissacrante *
No commentsUna giornata particolare (3)
sabato mattina… potevo andare al Google Dev Fest, invece ho scelto di fare una cosa che mi era più urgente, ossia procurarmi questo device per il polso sinistro, che da quando sta facendo più freddo, mi fa più male 🙁

sembra molto efficare. €37, mi pare, con fattura.
il processo per ottenere la fattura è stato più lungo del solito. ma chi me l’ha fatto fare? boh.
ah, poi ho lavato la macchina agli Egiziani (o Faraoni? boh). cmq si paga €10. ma io gliene ho dati 15 perché la macchina era veramente troppo appiccicosa-schifo.
dopo pranzo ho allocato lo slot temporale (max 1 ora) per affacciarmi al Google Dev Fest
ho scelto di andarci a piedi, perché io ero rimasto mentalmente all’anno scorso, quando si era fatto all’università … 12 minuti per arrivare a piedi in un posto che ERA SBAGLIATO

io ero entrato da lato-pompieri, e ovviamente dopo aver realizzato la cazzata, volevo uscire dal lato-agippone.. ma l’exit mi è stata preclusa.
così, sono tornato un po’ indietro lungo il corridoio, e volevo uscire da una delle porte laterali, che ridanno poi su viale Pindaro
sono uscito e.. non sono più riuscito ad entrare.
chiuso fuori:

e ovviamente, essendo sabato, per almeno 10-15 NON E’ PASSATA ANIMA VIVA.
…così, ho telefonato ad N che mi è venuto a salvare 🙁
poi siamo andati insieme al Google Dev Fest (nel luogo giusto, ossia l’Aurum), dove lui faceva il volontario tra l’altro.
non ho seguito mezzo secondo di talk. lo slot temporale di max 1 ora era già andato a puttane, per cui io avevo semplicemente fretta di tornare a casa per studiare.
ma.. ho fatto in tempo a scaricare l’app, e proprio mentre stavo per andare via, mi è arrivata la notifica “ok puoi ritirare la maglietta”


TEMPO BEN SPESO
a casa ho studiato. poi la sera, saremmo andato al Bodhi, un locale dove non ero mai stato, perché Janet metteva i dischi

e io ero veramente contento all’idea di passare del tempo con lei
appena siamo arrivati, nel locale non c’era praticamente nessuno
Janet è arrivata poco dopo, abbiamo parlato un po’, poi sono arrivati anche altri amici, che si sono seduti al tavolo con noi
da quando ha iniziato a mettere musica, raramente sono riuscito a resistere alla tentazione di aprire Shazam e salvarmi i titoli dei brani
selezione stupenda
V conosce veramente tanta musica, ed appartiene alla ristrettissima 31337 di persone con cui riesco a condividere l’esperienza di parlare di musica e/o ascoltarla

una giornata felice 🙂
1 commentmethod
secoli fa avevo chiamato uno dei miei computer: method
se l’ho fatto, c’era sicuramente un senso.
ad es. il mio portatile si chiama inversion
, come monito del fatto che ho enorme difficoltà a fare le inversioni, o i complementi se vogliamo dire così (farò esempi, ma non ora)
il fisso si chiama gravity
in onore del film, che mi piacque molto.
l’altro mio pc fisso che sta a casa dei miei si chiama cucamonga
, che era il nome di uno studio di registrazione agli albori della carriera di FZ
ora: non sono sicuro che method
si chiamasse così per quello che penso io oggi…
ma attualmente la mia riflessione è: percepisco sinceramente che spesso il mio metodo è sbagliato.
se vengo lasciato da solo, mi perdo. per vie che non portano molto lontano.
se invece abbandono il mio metodo, e smetto di fare le cose per il puro piacere di farle, ma le faccio perché c’è un senso/obiettivo dietro, generalmente non ho quella sensazione di perdere tempo (che ho nel primo caso)
ieri chattavo con un tizio su Discord. diciamo che sia io che lui stiamo facendo una stessa cosa.
io la stavo facendo col mio metodo, da scolaretto.
lui invece mi ha fatto capire di stare usando un approccio più avventuroso, meno legato al learning path che teoricamente si dovrebbe seguire.
EDIT: no vabbe’ non ci credo.
poco dopo aver scritto questo post, ho ascoltato alcuni brani di Bill Bruford, tra cui “Back to the beginning”
non lo ascoltavo da parecchio, cmq quell’album mi piace interamente direi. cmq sono arrivato a 3:33 di “Back To The Beginngin” e ..


The Bear 3
non è che mi stia piacendo molto. ma le musiche….. sto continuamente con Shazam in mano per segnarmele (quasi) tutte
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