Jan 9
long distance phone call
ogni tanto, quando sto a casa dei miei, e mamma non c’è, parlo con papÃ
mi rivolgo verso quella specie di “botola” dove ci sono le sue ceneri
come se cercassi delle risposte, un qualcosa che mi faccia stare “tranquillo”
cmq.
visto che oggi il mio pomeriggio sarà tutt’altro che “libero” (e per libero intendo: libero di fare quello che cazzo mi pare, senza sentirsi colpevolizzato e/o incriminato), ho deciso di fare una cosa che dovevo fare da tempo.
ossia..
cerca di trovare, in mezzo a decine e decine di chiavi, quali fossero quelle del motorino di papà , e soprattutto della catena dello stesso
alla fine, c’era un mazzo con una targhetta “capanno”
è stato piuttosto facile
tra queste ho trovato la chiave del Liberty, quella del bauletto, e quella di quella specie di “locker” che bloccava la routa.
così ho potuto spostare il motorino un po’ più avanti:
già che c’ero, ho provato anche a cercare la chiave della catena della bici verde di papà :
e ho trovato anche lei
così posso portarla a Iervese, e magari usarla.. visto che quella che uso in genere è un po’ duretta
questa mattina ho fatto colazione con marzia e il mio amico Emiliano
gli ho mandato questa foto, sempre di un paio di libri trovati al capannone..
oggi dovrò mettere a posto la libreria.
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Il tempio di Zeno :*