Jun 2
Talk!
tutto un procedimento fatto-apposta..
Oggi sono stato a correre al parco.
Come spesso avviene, non riesco a non pensare a niente.
Anzi, penso a troppe cose insieme, una frenesia di idee che quasi mi stordisce.
Ad ogni modo cercavo di capire cosa c’e’ che non va. Una delle cose potrebbe essere questa: lo spreco.
Tornato a casa, ho deciso dunque di aprire il primo dei 15 dvd multimediali col corso di Inglese uscito con L’Espresso.
Aperto il “cofanetto”, ho visto che dentro c’era piu’ di 1 dvd: 2 cd, 1 dvd, e un libretto.
Per tagliare corto, ho deciso di vedere il dvd multimediale sul portatile, dove ho Windows.
Non si leggeva bene, andava terribilmente a scatti.
Pensando che fosse un problema di lettore, ho deciso di spegnere il laptop e di accendere il fisso (che era spento per motivi di risparmio energetico, ovviamente).
Dopo 2 minuti che era “up”, sento un beep e vedo questo:
????
mio padre che si connette in ssh sul mio pc e mi chiede di venire in talk!?!?
mi sembrava troppo inverosimile.. e invece
(quando si usa talk, la schermata viene divisa in 2 parti: tu scrivi in quella superiore, l’interlocutore in basso – e non bisogna premere “Invio” per mandare messaggi: mentre scrivi, l’altro ti legge gia’)
E, a questo punto, vi lascio con questo piccolo estratto che mi e’ sempre piaciuto:
Tony Mobily si considera un ex-hacker, dice di aver perso quella spinta che lo portava ad essere molto curioso, di aver mantenuto sostanzialmente tutte le capacità necessarie, tranne la volontà di farlo. Dall’Australia – dove oggi vive e lavora configurando server ed installando diversi programmi – rivela che ha potuto costatare l’assenza di particolari caratteristiche legate ad hacker di diversi paesi, e che vi è una netta differenza tra l’hacker e l’eroe immaginario che oscura la sua figura reale. I film, a suo avviso, non riescono mai a rendere la reale sensazione che prova un hacker ad esplorare un sistema:
“Un esempio: un root si connette proprio in quel momento, mentre sei dentro con la password di un’altra persona, e ti sbatte una richiesta di talk, e quando ci parli ti chiede come stai, se hai risolto il problema del cane dal veterinario, ecc… E mentre tu ti rendi conto che l’utente cui hai fregato la password era un amico stretto del root, il root realizza che tu non sei quella persona… Questa è un’avventura, una cosa che ti carica d’adrenalina, una sfida che senti di poter vincere, una cosa che ci metterai due ore a raccontarla, ed a dire ai tuoi amici come tu sia riuscito a farglielo credere…Ma che in un film, semplicemente, non renderebbe l’idea”.
fonte: http://members.fortunecity.it/xenios/oscuro/Tracce1.htm
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TALK?! ma e’ pazzesco, c’e’ qualcuno che ancora lo usa :”D Quando ero a perdere tempo al CED di Siena o di Pisa anni fa, passavo intere giornate a chiacchierare con amici d’oltreoceano con Talk e Ytalk, con l’orologio sincronizzato sul fuso orario per beccarsi “in tempo”; altro che Messenger!
..e’ un’arte che non si e’ perduta
Grande TALK!!! cousin posso solo immaginare la tua faccia quando manray ah richiesto il talk uahauhauhauauhauah.
si MAX talk e’ un’arte che non si e’ perduta vero cousin
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