xenocronia
quante volte
quante volte ho sentito papà che ascoltava la musica nel suo studio
musica italiana, prevalentemente
De Gregori, De Andrè, Battisti, Battiato…
per la maggior parte sono sempre stati artisti che un po’ mi annoiavano
poi, progressivamente
ho iniziato a “cogliere”
ieri ho portato la mamma (e silvietta, e marzia) al teatro Massimo
c’era una serata-tributo a Battisti-Mogol
ho pensato che sarebbe stato bello portarcela
la musica che papà amava… e anche la musica del “loro” tempo
io, tuttora, non saprei bene i titoli di tante canzoni, che ho sentito centinaia di volte
ma ieri.. questa mi ha colpito
più di tutte
(la collina dei ciliegi)
questo brano è incredibile.
il testo: poesia
planando sopra boschi a braccia tese
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
papÃ
papà mio.
EDIT: “planando sopra boschi DI braccia tese”
la mia versione è più evocativa *
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