Archive for the 'rapporto con le donne' Category
figli di FZ vs figlio di John Lennon
cmq, Moon Zappa è bellissima *
No commentsuna pagina di diario speciale
sì, lo ammetto
ogni tanto curiosavo tra il computer di papà , anche in tempi non sospetti
…ma anche perché, fino ad un certo momento storico, il computer di papà era l’unico computer.
onestamente non…. non so, non so spiegare perché io ho abbia questo file.
forse stava su una chiavetta USB che lui mi aveva dato, e io prima di cancellarla ne avevo fatto una copia.
ho trovato questo file, che racchiude un suo diario.
o forse una sorta di “brutta copia” prima di inviare un’email, come lui era solito fare.
incollo qui. provando anche una sorta di invidia.
1 commentl’ansia di cambiare e le ottime
prospettive ci hanno un po’ ingannato.
…poi la storia degli exit poll…
chi vota “di la'” si vergogna di dirlo!la cena con le amiche/colleghe di mia
moglie e’ ovviamente stata un po’ moscia.
non dico tutti col muso lungo, ma quasi.
anche le trasmissioni tv, un po’ confuse,
“pesavano” ad un certo punto, per un’oretta
abbiamo visto il dvd “quando c’era silvio”
e per un po’ abbiamo riso e sorriso.poi di nuovo davanti ai vari tg e speciali
ma ad ogni aggiornamento “si allungavano
i musi…”
nessuno poteva capacitarsi e verso l’una
ci siamo salutati un po’ mestamente…il mattino dopo non abbiamo acceso la tv
e fatto colazione il silenzio e poi siamo
usciti, ognuno per le sue faccende……un primo segnale da un ex-collega
(ovviamente “li la'”) che ho incontrato e
mi ha detto “ma non siete contenti di
averlo mandato a casa?”
non ho avuto voglia di rispondere.
la mattinata e’ passata cosi’ cosi’ e non
ho neanche guardato i titoli dei giornali,
anzi… per strada sono passato ‘dietro’
le edicole…a mezzogiono sono tornato a casa ed acceso
la TV… ecco la sorpresa! …e il collega
non prendeva per i fondelli.verso l’una e’ rientrata milly che ha
gioito tantissimo, non si capacitava e piu’
volte mi ha detto “ma allora abbiamo vinto!”
e ci siamo abbracciati con un grande senso
di liberazione!e’ una vittoria “ai punti”.
mi aspettavo una vittoria per KO!, magari
con il contorno di caroselli d’auto…
^^^^^piu’ o meno sara’ andata cosi in tutte le
case “per bene” (cit. fortebraccio!)
ma NON e’ soddisfacente!lo scenario e’ complesso ma ce la faremo!
pare che il cav. stia annaspando e anche i
suoi lacche’ (cit. ’68ttina) si defilano.
vediamo…ps:
grazie tremaglia!
.transparency
a che serve essere buoni?
probabilmente ad influenzare (in maniera socialmente vantaggiosa) i rapporti con le altre persone, nel presente.
ma non ti garantirà di passare un tramonto di vita esente da dolore e sofferenza.
mio padre era una persona mite, educata, rispettosa.
abituato a “accusare” e ad “accumulare”, a proprio danno, e a vantaggio degli altri.
ma tutto questo non gli ha evitato la sua situazione attuale.
la sua grandissima fortuna è quella di avere accanto una persona come mamma, estremamente affettuosa, estremamente sensibile ed in grado di “leggere” l’altro.
senza demordere.
oggi siamo stati all’ospedale, settimo piano, medicina sud.
abbiamo incontrato per fortuna un’infermiera riccia che ha gentilmente concesso a mamma di entrare a trovare papà , anche se non era ufficialmente orario di visite.
io ero lì fuori ad aspettare.
poi dopo pochi minuti, ho visto comparire attraverso il vetro della porta del reparto le due sagome: quella di mamma, e quella dell’infermiera, che le aveva poggiato brevemente una mano sulla spalla.
per cui sapevo già che di lì a poco avrei visto “in chiaro” mia madre con gli occhi lucidi.
e così è stato
hanno fatto entrare anche me, sempre con grande cortesia e umanitÃ
papà sta come un cristo morto. ed è ancora più doloroso se penso che, fino a qualche giorno fa, era addirittura in ripresa: mangiava per bocca, ascoltava la musica che gli avevamo procurato, giocherellava con gli oggetti che mamma gli portava…
chissà se tutto questo potrebbe capitare anche a me.
essere frustrati perché non si riesce più a comunicare con gli altri
non ci si può grattare perché nel frattempo ti hanno ammanettato ad un lettino, dove ci sei finito per motivi X.
e devi subire anche tamponi su tamponi, che magari ti fanno alla narice sbagliata, perché nessuno ha la premura di controllare se tu hai il setto deviato (come ce l’ho io).
1 comment~
in questi giorni è morta la madre di una ragazza che conosco, da quando ero piccolo
che poi ho perso di vista per moltissimo tempo..
mi ricordo che da piccoli, io e un altro compagno monello da cui sicuramente mi facevo trascinare, chiamavamo questa ragazza…
…facciamo finta, se si chiamava “anna”, noi la chiamavamo “maciopanna”
lei si arrabbiava molto per questo soprannome
io non ho mai capito bene perché. non c’era nulla di offensivo.
e sicuramente all’epoca non potevo realizzare che “macio” potesse indicare “macho, maschio, maschiaccio” o cose simili.
ma..
dopo tanti anni, io questa ragazza l’ho rivista e mi ha detto pressoché subito di essere omosessuale (era con la sua fidanzata quando l’ho vista).
e così oggi mi è venuto in mente di ripensarci.
e se fosse per questo che lei, da piccoli, si arrabbiava per quel soprannome?
è possibile che lei.. a 7, 8 anni.. “sentisse” qualcosa? che fosse già consapevole?
in effetti.. io penso che per un certo tipo di persone, i confini non sono mai proprio netti.
insomma: dire “sono etero” – “sono gay”
ci sono stati momenti in cui ho avuto parecchia ansia a riguardo.
non molto tempo fa “rischiavo” di andare ad abitare con un ragazzo con cui già abitavo (L, ecco perché oggi ti pensavo…), e con un suo amico gay.
io ho messo le mani più che avanti: “se sono gay, lo voglio scoprire il più tardi possibile”.
lasciando da parte il discorso che, a parte rare eccezioni, la compagnia di una mente maschile è sempre stata nettamente più piacevole di una mente femminile..
direi di essere 85%-15%
perché cmq, mi piace toccare tutti
stasera sono abbastanza sereno
tornando da casa di M, da Chieti, avevo proprio voglia di ascoltare questo brano:
httpv://www.youtube.com/watch?v=RxbHvLgNl_4
No commentsevolution
now playing:
Plaid – Double Figure (2001) FULL ALBUM
Oggi (e ieri) è un grande giorno.
ho messo le zanzariere a casa
“GRANDE AVANZAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA” (cit. Norm, parlando del fatto di servirsi o meno di una donna delle pulizie)
ora devo cercare di sconfiggere l’odore di piscio/sperma/pelo di gatto proveniente da casa di mia zia, accanto.
cciasanta, ma perche’ la gente deve tenere cosi’ male gli animali? che poi me li fa odiare?
oggi (dopo aver bevuto una certa quantita’ di birra (*), sono tornato a casa e mi sono messo a sfogliare il mio immenso hard disk. immenso non tanto perche’ è da 1 TB, ma perche’ è pieno di ricordi…
sono finito in D:\guitar
e lì ho trovato un file di testo, risalente ai tempi d’oro in cui il protocollo NNTP era l’unica cosa che mi motivava ad accendere il computer.
e insomma c’era questo esercizio di un frequentatore del newsgroup IAMSC (it.arti.musica.strumenti.chitarra), che usava una certa quantita’ di nick, tra cui BlueDolphin.
mi ricordo bene il suo nome vero.
anche perche’, anni fa (tipo 20 anni fa), ho fatto la “pazzia” (direi oggi) di andare a stare qualche giorno a casa sua, un semi-perfetto sconosciuto, ma ci avevano unito ore e ore di chiacchierate su irc e post sul newsgroup.
mi ricordo essenzialmente 2 cose. anzi 3.
1) la tastiera “ergonomica”, chissa’ se riuscirei mai ad usarla
2) il fatto che lui stesse con una , più piccola di lui, bruttina, e di cui lui diceva “mah adesso ci sto perche’ non ho di meglio da fare, poi se mi scoccio la mando a cacare” – e io (ancora vergine), mi stupivo di questo suo modo di esprimersi
3) una sera, ci stavamo per addormentare, lui pero’ doveva riuscire non so perche’, allora è sceso sotto casa. dopodiche’ una certa quantita’ di schiamazzi, mi affaccio, e vedo che c’è
3a) un tizio atterrato, a pancia in su, con il braccio destro disteso , alla cui estremita’ c’è un coltello
3b) un tizio che gli sta sopra, e che gli tiene il braccio destro disteso di cui al punto 3a
3c) il mio amico BlueDolphin, che si mette a correre per chiamare la polizia (non erano ancora molto diffusi i cellulari)
beh, l’ho cercato su Linkedin.
l’ho trovato.
anzi, lui LAVORA A LINKEDIN.
c’ho scambiato 2 chiacchiere, lui ora sta a San Francisco
(*) in questi giorni a lavoro viene ogni tanto un consultente , che usa spesso il modo di dire “una certa quantita’ di “… mi piace molto 🙂
– “se configuri le cose in quella maniera, ci potrebbe essere poi una certa quantita’ di caos”
– (davanti a me con 2 portatili + il computer fisso di lavoro) “france’ noto che hai una certa quantita’ di computer”
anyway, grazie, birra IPA
3 commentsUna giornata particolare
non saprei dire quando è iniziato il mio desiderio di visitare il telegrafo da vicino.
nel corso della mia vita ho adocchiato altre… “cose alte” nella mia città , ma quelle si erano rivelate tutto sommato abbastanza raggiungibili da vicino:
la cosa buffa è che, con una certa frequenza, vedevo spesso comparire su facebook (quando ci stavo) foto di gente che andava vicinissimo al Telegrafo a farsi tranquillamente foto (più che altro gruppi musicali)
come cazzo facevano? da dove salivano?
per un certo periodo avevo iniziato a fare dei sopralluoghi per cercare di individuare una possibile strada per salire.
con un’estrema fierezza (a botte di Google maps) avevo trovato questa strada, ero troppo convinto che fosse quella “giusta”.. ma purtroppo si trattava di una stradina privata che portava abbastanza vicino al Telegrafo, ma non abbastanza da competere con i ragazzini (Zippo esclusi) degli altri gruppi musicali:
Un giorno avevo persino trovato un fantastico post di un tizio che aveva addirittura fatto una piccola mappa:
secondo me la stradina in questione (quella a destra) era questa:
fast forward di un paio d’anni.
mi reco al centro commerciale “Globo” per comprare un paio di scarpe per mio padre, e uno di quei pantaloni da tuta che ha il benefit di potersi sbottonare di lato, molto utile nel caso in cui l’individuo rifiuti di calarsi i pantaloni e/o di alzarli oltre il ginocchio, al fine di farsi fare dei trattamenti a causa di piedi ultragonfi.
caso volle che sia le scarpe sia il pantalone non siano andati bene.
mia madre obiettò che la tuta era “da donna” e che le scarpe, seppur della taglia che lei mi aveva indicato, erano troppo piccole.
così, giusto per non farsi mancare una buona dose di stress anche di sabato, sono tornato al Globo.
per fugare la noia, al ritorno ho fatto un percorso diverso, più lungo, in sostanza mi era venuta voglia di ripassare davanti il cancello della stradina che portava al Telegrafo (che ho sempre visto chiuso…)
con mio sommo stupore, il cancello era aperto.
non solo.
c’era un cartello con su scritto “parco colle del telegrafo”
….WHAT?
vado “su internet” e scopro che il parco era stato inaugurato a dicembre
httpv://www.youtube.com/watch?v=k4vUWBQPaHw
lì ho deciso che avrei atteso un momento speciale, e una compagnia speciale, per andarci la prima volta 🙂
e così è stato.
cmq, quanto cazzo è bello, e quanto cazzo è grosso *
***love***
1 commenthioctane
httpv://www.youtube.com/watch?v=EhGubKYRLvU
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