Archive for the 'ricordi' Category
evolution
now playing:
Plaid – Double Figure (2001) FULL ALBUM
Oggi (e ieri) è un grande giorno.
ho messo le zanzariere a casa
“GRANDE AVANZAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA” (cit. Norm, parlando del fatto di servirsi o meno di una donna delle pulizie)
ora devo cercare di sconfiggere l’odore di piscio/sperma/pelo di gatto proveniente da casa di mia zia, accanto.
cciasanta, ma perche’ la gente deve tenere cosi’ male gli animali? che poi me li fa odiare?
oggi (dopo aver bevuto una certa quantita’ di birra (*), sono tornato a casa e mi sono messo a sfogliare il mio immenso hard disk. immenso non tanto perche’ è da 1 TB, ma perche’ è pieno di ricordi…
sono finito in D:\guitar
e lì ho trovato un file di testo, risalente ai tempi d’oro in cui il protocollo NNTP era l’unica cosa che mi motivava ad accendere il computer.
e insomma c’era questo esercizio di un frequentatore del newsgroup IAMSC (it.arti.musica.strumenti.chitarra), che usava una certa quantita’ di nick, tra cui BlueDolphin.
mi ricordo bene il suo nome vero.
anche perche’, anni fa (tipo 20 anni fa), ho fatto la “pazzia” (direi oggi) di andare a stare qualche giorno a casa sua, un semi-perfetto sconosciuto, ma ci avevano unito ore e ore di chiacchierate su irc e post sul newsgroup.
mi ricordo essenzialmente 2 cose. anzi 3.
1) la tastiera “ergonomica”, chissa’ se riuscirei mai ad usarla
2) il fatto che lui stesse con una , più piccola di lui, bruttina, e di cui lui diceva “mah adesso ci sto perche’ non ho di meglio da fare, poi se mi scoccio la mando a cacare” – e io (ancora vergine), mi stupivo di questo suo modo di esprimersi
3) una sera, ci stavamo per addormentare, lui pero’ doveva riuscire non so perche’, allora è sceso sotto casa. dopodiche’ una certa quantita’ di schiamazzi, mi affaccio, e vedo che c’è
3a) un tizio atterrato, a pancia in su, con il braccio destro disteso , alla cui estremita’ c’è un coltello
3b) un tizio che gli sta sopra, e che gli tiene il braccio destro disteso di cui al punto 3a
3c) il mio amico BlueDolphin, che si mette a correre per chiamare la polizia (non erano ancora molto diffusi i cellulari)
beh, l’ho cercato su Linkedin.
l’ho trovato.
anzi, lui LAVORA A LINKEDIN.
c’ho scambiato 2 chiacchiere, lui ora sta a San Francisco
(*) in questi giorni a lavoro viene ogni tanto un consultente , che usa spesso il modo di dire “una certa quantita’ di “… mi piace molto 🙂
– “se configuri le cose in quella maniera, ci potrebbe essere poi una certa quantita’ di caos”
– (davanti a me con 2 portatili + il computer fisso di lavoro) “france’ noto che hai una certa quantita’ di computer”
anyway, grazie, birra IPA
3 commentsUn paio di ricordi di..
era da un po’ che ci pensavo..
avevo voglia di “ripercorrere” la strada che facevo per andare da casa all’universitÃ
l’appartamento in cui stavo era in via Andrea Costa 1 (stavo per non ricordarmi se era al piano terra o al primo piano, ma poi mi sono ricordato di una sera che ci fu una nervosa discussione tra un mio coinquilino e un suo amico – definirei “cascetta” – e mi sono ricordato la scena di questo amico che scendeva le scale per andarsene, mentre io tentavo di “calmarlo”)
questa invece era la stradina che si prendeva per salire verso le temibili torri delle conoscenze ingegneristiche
ora vado a vedere la terza puntata di Making a Murderer
No commentsUna giornata particolare
non saprei dire quando è iniziato il mio desiderio di visitare il telegrafo da vicino.
nel corso della mia vita ho adocchiato altre… “cose alte” nella mia città , ma quelle si erano rivelate tutto sommato abbastanza raggiungibili da vicino:
la cosa buffa è che, con una certa frequenza, vedevo spesso comparire su facebook (quando ci stavo) foto di gente che andava vicinissimo al Telegrafo a farsi tranquillamente foto (più che altro gruppi musicali)
come cazzo facevano? da dove salivano?
per un certo periodo avevo iniziato a fare dei sopralluoghi per cercare di individuare una possibile strada per salire.
con un’estrema fierezza (a botte di Google maps) avevo trovato questa strada, ero troppo convinto che fosse quella “giusta”.. ma purtroppo si trattava di una stradina privata che portava abbastanza vicino al Telegrafo, ma non abbastanza da competere con i ragazzini (Zippo esclusi) degli altri gruppi musicali:
Un giorno avevo persino trovato un fantastico post di un tizio che aveva addirittura fatto una piccola mappa:
secondo me la stradina in questione (quella a destra) era questa:
fast forward di un paio d’anni.
mi reco al centro commerciale “Globo” per comprare un paio di scarpe per mio padre, e uno di quei pantaloni da tuta che ha il benefit di potersi sbottonare di lato, molto utile nel caso in cui l’individuo rifiuti di calarsi i pantaloni e/o di alzarli oltre il ginocchio, al fine di farsi fare dei trattamenti a causa di piedi ultragonfi.
caso volle che sia le scarpe sia il pantalone non siano andati bene.
mia madre obiettò che la tuta era “da donna” e che le scarpe, seppur della taglia che lei mi aveva indicato, erano troppo piccole.
così, giusto per non farsi mancare una buona dose di stress anche di sabato, sono tornato al Globo.
per fugare la noia, al ritorno ho fatto un percorso diverso, più lungo, in sostanza mi era venuta voglia di ripassare davanti il cancello della stradina che portava al Telegrafo (che ho sempre visto chiuso…)
con mio sommo stupore, il cancello era aperto.
non solo.
c’era un cartello con su scritto “parco colle del telegrafo”
….WHAT?
vado “su internet” e scopro che il parco era stato inaugurato a dicembre
httpv://www.youtube.com/watch?v=k4vUWBQPaHw
lì ho deciso che avrei atteso un momento speciale, e una compagnia speciale, per andarci la prima volta 🙂
e così è stato.
cmq, quanto cazzo è bello, e quanto cazzo è grosso *
***love***
1 commentForeign language
Mi ricordo.. Emiliano stava in UK da poco.. 1 o 2 anni
poi era tornato ed eravamo qui in camera mia
lui mi fece ascoltare un’intervista di qualche cantante/musicista (se non ricordo male, era uno degli Oasis)
mi chiedeva.. se io stavo capendo qualcosa. io capivo veramente ben poco.
lui invece mi diceva “io capisco tutto”
c’ho ripensato qualche tempo fa, quando Phil mi ha fatto conoscere questo brano e ho ascoltato l’intro:
vabo’.. ma forse non fa testo.
mi sembra veramente troppo facile 🙂
nulla accade per caso?
da qualche settimana sto leggendo “nulla accade per caso”.. un libro che mi ha prestato l’anno scorso (era il FutureFest 2016, sì) un amico “olografico”..
un libro che lui aveva comprato in molteplici copie
io lo sto leggendo per altri motivi (che non sono, come si potrebbe immaginare, quello di assimilare i contenuti del libro), ed è carino ma niente di più.
per certi versi (sto a circa metà ) è il racconto di “coincidenze”, che possono più o meno suggestionarci.
antefatto: casa dei miei genitori è ormai un luogo a rischio, un potenziale buco nero, potresti trovare il telecomando della TV in salone avvolto tra 2 guantoni da sci, potresti trovare un guscio di noce dentro un barattolo di vetro pieno di viti (il barattolo poi può essere opzionalmente anche riempito d’acqua), e via così.
nel periodo-finestra da quando ho mollato l’appartamento in via Tirino, e prima di andare a vivere a casa _mia_, sono stato alcuni mesi a casa dei miei, portandomi appresso tutta la mia roba.
c’erano anche cose non mie, tra cui un libro, a cui tenevo particolarmente.
a un certo punto è scomparso.
non credo che il proprietario me l’avrebbe mai richiesto.
e non credo nemmeno che si sarebbe dispiaciuto per l’episodio.. il libro avrebbe seguito semplicemente il suo destino naturale..
fine antefatto.
oggi è natale. per me ormai è un giorno come un altro, con il pranzo che finisce alle 14.05, solo io mia madre e mio padre.
ieri sera ad esempio (la cena della vigilia) alle 21:30 ero già fuori casa, ho fatto un giro nella città deserta.
volevo salire sul ponte del mare.
non sono arrivato nemmeno a metà : ho avuto paura. vertigini
però ho ugualmente fatto una foto:
tipicamente mio cugino, con moglie e 3 figlie, veniva a casa dei miei per prendere i regali da dare alle “bimbe”
oggi è stato più pratico andare dalla nonna, di fronte.
io non ero particolarmente raggiante all’idea, non sto qui a spiegare perché.
a un certo punto, mentre girovago per l’ancient apparamento di mia zia/mia nonna, vedo quel libro, in mezzo ad una fila di libri di cui ne riconosco diversi..
il libro era proprio lì al centro:
libro salvato 🙂
anyway, Natale di mmerda.
1 commentOggetti misteriosi
A casa dei miei trovo una copia di questo oggetto nei posti più disparati
Diciamo che sono abituato a varie stranezze ormai…
chissà da dove proviene
1 commentLe 18 regole del clan [Magnotta]
1) NO cambio TAG a cazzo : ad eccezione di episodi sporadici tipo CW).
2) La TAG è [Magnotta].
3) Il Clan è composto di 9 membri di seguito elencati: Gigio, FiLtRo, Sugo, Drive, Trolls, G4t, Veleno, Benicio, Oberon.
4) NO CHEAT!
5) Votazioni di ordinaria amministrazione:
Numero votanti richiesti per votare: 8/9
Votazioni a maggioranza: 51%
Non sono ammesse astensioni.
6) Gli amministratori del Server [Magnotta] sono due: Veleno e G4t.
7) Sul server si può bestemmiare.
8) Si tengono 3 allenamenti settimanali: Lunedì, Mercoledì, Venerdì.
9) L’orario degli allenamenti è il seguente: Nove e mezza fa paura fino alle 23.30.
10) Il limite di tempo entro il quale comunikare la propria assenza è entro le 15.30 del giorno stesso.
11) Il numero minimo di membri per poter procedere all’allenamento: 6/9.
12) Dopo n°2 assenze mensili non comunicate per tempo —–> Riunione.
13) E’ obbligatorio l’uso di Roger Wilco ad ogni collegamento.
14) No TeamKill sul Server [Magnotta].
15) No StartKill.
16) Le tattiche sono su file.
17) Le ammissioni nel Clan sono da discutere in sede di riunione (web o di persona) dopo aver esaminato il gioco del giocatore.
18) Vodendre.