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Introduzione
Nessun individuo potrà essere
sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella
sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione
del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto a
essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o
lesioni.
(Dichiarazione dei diritti dell’uomo.
art.12)
Questo libro nasce dalla
voglia di raccontare il mondo dell’informatica e delle reti
telematiche prima della sua colonizzazione selvaggia da parte del
"libero" mercato, che purtroppo riesce a garantire unicamente la
libertà del commercio senza regole, dimenticandosi della libertà di
espressione, della libertà del software e della libertà di offrire e
realizzare servizi telematici gratuiti, autogestiti e liberi
dal-l’ingerenza di qualsiasi monopolista delle telecomunicazioni. Mi
piacerebbe riuscire a fissare sulla carta lo spirito e la storia dei
Bulletin Board System, in un periodo in cui queste preziose
"bacheche elettroniche" stanno cominciando a sparire pian piano, in
silenzio, con un lento stillicidio di utenti "emigranti"
sull’internet. Quando ho iniziato ad affacciarmi sul mondo della
telematica le reti erano tante: Cybernet, FidoNet, PeaceLink, e
molte altre. Ormai di rete ce n’è una sola, e la prospettiva è che
tra non molto l’unica rete sarà accessibile solamente attraverso
l’unico fornitore di servizi telematici che vincerà la lotta per la
sopravvivenza nel "libero" mercato. Gli attivisti e gli entusiasti
della telematica, tra cui il sottoscritto, con il loro lavoro
gratuito e volontario per fare da ponte tra la gente e le nuove
tecnologie, hanno creato inconsapevolmente la massa critica e
l’interesse per la creazione di un nuovo "mercato": un bacino di
utenza e una domanda di servizi telematici che altri hanno saputo
sfruttare con profitto. Paradossalmente, proprio chi aveva più a
cuore le sorti di un mezzo di comunicazione ancora libero e non
contaminato da interessi economici e politici ha spianato il terreno
per la nascita di BusinessNet, per la mercificazione delle
comunicazioni in rete. È per questo che un’opera di recupero
della memoria diventa urgente, per non dimenticare dove affondano le
nostre radici elettroniche, per ricordare cosa c’era prima del
business, per fissare almeno per un attimo l’immagine di questa
trasformazione vorticosa che nel giro di quattro anni ha stravolto
completamente lo scenario della telematica italiana e il nostro modo
di vivere la rete. A volte mi sembra davvero incredibile pensare che
il personal computer abbia appena diciassette anni, compiuti
solamente il 12 agosto scorso, e tuttavia ci sembra che sia stato da
sempre parte integrante della nostra vita. È per questo che è stato
importante per me fermarmi un attimo e guardarmi indietro, fare
memoria dell’"altra" telematica, quella che nel 1994 costituiva
ancora un mondo sommerso, ignorato dal grande pubblico,
criminalizzato dai media e dall’ignoranza di chi applica e scrive le
leggi, sostenuto unicamente dalla voglia di esserci, di "entrare in
rete", di dare voce a chi non ha voce. Per un utilizzo libero e
critico degli strumenti telematici è importante capire da dove viene
la nostra storia, capire che nella frontiera elettronica ci sono dei
diritti ancora da conquistare, guardare indietro ai sequestri e agli
oscuramenti di nodi telematici, iniziati nel ’94 e mai terminati,
distinguere il cammino del progresso umano e tecnico, in rete e
fuori, da quello delle grandi corporazioni e degli interessi
economici che nascono e nasceranno assieme a ogni nuova
tecnologia. Questo libro è il frutto di un lavoro di
documentazione durato più di due anni, durante il quale ho seguito
un percorso che mi ha portato all’interno della storia del crackdown
italiano attraverso libri, pagine web, racconti di amici e messaggi
di posta elettronica. Immagino che le omissioni e le imperfezioni
saranno tante, e metto a disposizione il mio indirizzo e-mail a
chiunque voglia contattar-mi per proporre aggiunte o correzioni da
inserire in una eventuale riedizione del libro, o nella sua versione
in formato elettronico. Dopo un necessario percorso di introduzione
storica, nella seconda parte del testo ho cercato di raccontare la
cronaca dei sequestri di BBS avvenuti nel 1994, un giro di vite
contro la libertà di espressione dimenticato troppo presto e troppo
facilmente. Spero di aver fatto degna memoria di un episodio oscuro
della storia della nostra democrazia, che ho vissuto in prima
persona attraverso i danni e le ingiustizie subite da persone vicine
e amiche. Questo testo è rilasciato come freeware letterario, con
una licenza per il libero utilizzo dell’opera specificata al termine
del libro. Spero che consegnando il testo all’intelligenza
collettiva della rete si riesca tutti insieme ad andare più in là di
dove avrei potuto arrivare da solo, trincerandomi nella fortezza del
copyright, e che il mio lavoro di raccolta e di documentazione serva
come punto di partenza per lo sviluppo di una coscienza comune che
sia vaccinata contro la censura e i bavagli alla libertà di
espressione, comunque siano mascherati. Se il padre di questo
libro sono io, la madre è sicuramente l’Associazione PeaceLink, che
da anni lotta con gli strumenti del volonta-riato dell’informazione
per affermare la libertà di espressione, di parola e di stampa in
rete e fuori, pagando di persona il peso delle proprie scelte. Senza
il contributo umano, tecnico, culturale e informativo di tutti i
"PeaceLinker" questo libro non sarebbe mai nato. Seguendo il filo
che percorre la storia dell’informatica e delle telecomunicazioni,
mi sono accorto di come i grandi progressi tecnologici e sociali in
questo campo non siano nati da strategie di marketing o da grandi
finanziamenti per la ricerca. Se oggi sono in grado di scrivere
questo testo su un computer, collegandomi attraverso il telefono
alla matrice planetaria delle reti telematiche, è solo grazie al
lavoro di un pugno di appassionati che hanno portato avan-ti fino in
fondo il loro entusiasmo, le loro idee e le loro visioni
tecnologiche, spesso lasciando che fossero altri a raccoglierne i
frutti economici. Mi piacerebbe ritrovare nella telematica di domani
lo stesso spirito creativo che ha animato l’età dei pionieri. Il
libro è dedicato a tutte le vittime dei sequestri di BBS e a
Graziella.
Carlo Gubitosa c.gubitosa@peacelink.it
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