Un'amica
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From: Joya
Newsgroups: it.discussioni.sentimenti
Subject: Ho bisogno di te, di voi... della serie 'l'amico fidato'
Date: Mon, 13 Dec 1999 18:21:53 GMT
A volte ho notato che si usa Internet come strumento di messaggi occulti, criptati, ovvero
'lo dico a tutti perche' lo legga pure tu'.
Ora mi chiedo: ma perche' non dirsele direttamente le cose, e francamente?
Perche' questo uso, a volte benevolo, a vole malevolo, degli altri da coinvolgere nel
proprio personale?
Manca forse il coraggio di affrontare i problemi de visus? O forse tutto cio' e' frutto di
una comunicazione malata?
Intendo tra i due interessati.
Quante paure che si leggono, paura di sbagliare, di prendere, di lasciare, di star soli...
E forse il fatto di 'mettere in piazza' i propri conflitti emotivi significa crearsi,
inventarsi, un feticcio, un effetto placebo, un paravento tra il se' e il mondo reale,
pare un paradosso ma non lo e' affatto.
Ho bisogno di te, di voi... allora la prima domanda che sorge spontanea e':
'io di che ho bisogno veramente?'
Di un amico/amica
Di un uomo/donna che mi ami
Di comunicare
Di non sentirmi solo/sola...
Perche' spesso si confondono sentimenti amicali con sentimenti d'amore?
Se il tuo uomo, donna, non comunica con te, non ti cerca, ti vuole tra altre mille
donne/uomini c'e' qualcosa che non va, che non chiamerei amore.
Amore e' cercarsi, volersi, desiderarsi e pretendersi, si' pure pretendersi.
E' dignita', verso se stesso e verso l'altro, e chi ama non calpesta.
Non puo' esistere compagno che non sia pure amico.
Cosi' come non puo' esistere amico che faccia le veci del compagno, che supplisca le sue
carenze, tranne che nel letto.
Tutto cio' non va bene, e' lasciarsi usare e usare contemporaneamente, e non siamo
oggetti, ma soggetti, siamo persone, non emozioni da consumare e poi gettare in attesa di
un miracolo che mai avverra'.
La gente non cambia, nemmeno per amore. O le persone si accettano per quelle che sono, con
vizi e virtu', o se si cerca altrove cio' li' non c'e' e mai ci sara', meglio interrompere
questo rapporto di non comunicazione.
Si resta soli? Certo, nella vita prima o poi ci si ritrova soli, e questo significa
crescere, passare dallo stato infantile a quello della maturita'. Significa imparare
a scegliere, a sbagliare pure, ma a decidere per se' e per la propria vita. E il dono piu'
bello che ci si possa fare e' concedersi un amore vero, contraccambiato, che ci renda
felici.
E poi non si e' mai soli se si conosce anche solo una persona che ci vuole bene, che ci
sta accanto, anche nei nostri momenti no. Ma ovvio che deve essere uno scambio, una
disponibilita' reciproca, un volersi bene davvero, senza abusare dei sentimenti altrui per
tornaconto personale, fosse pure il bisogno di non sentirsi soli.
Ecco a che serve una bella amicizia: a dirsi 'ci sono se hai bisogno di me' ma mai,
rispetto a un patto d'amore, e' un patto unilaterale.
Non ci si deve mai gettare via, o farsi calpestare o soffocare, in nome di un amore o
un'amicizia.
E soprattutto pensare che nulla e' dovuto, ma tutto e' conquistato.
Si ama senza limiti se si e' amati senza limiti.
Ma se i limiti sono posti da se stessi, o dal partner, allora meglio cambiare, in primis
noi, e poi il compagno di viaggio.
E nell'attesa di un bellamore, per non sentirsi soli, basta guardarsi intorno e
soprattutto tra gli amici che finora ci sono stati vicino, nel cuore, nella mente, mai
chiedendo di starci in un letto.
ciao Jo