Archive for September, 2014
strano
in questo periodo mi sento parecchio distaccato dall’informatica.. in generale sono molto stanco
non ho voglia di fare le solite cose. e soprattutto.. mi sento le braccia e i polsi veramente doloranti. devo fare qualcosa.
..stranamente però mi sento più produttivo..
ho l’approccio: “ok che ci sta da risolvere oggi?” e inizio a fare..
forse prima il tutto mi piaceva TROPPO, ma questo mi portava a divagare e a perdermi tra mille pensieri/fantasticherie..
cmq, resta vero un fatto: leggere la documentazione non ha mai fatto male a nessuno
IPv4
One or more /24 type zones need to be created if your address space has a prefix length between /17 and /24. If your prefix length is between /16 and /9 you will have to request one or more delegations for /16 type zones. If you have an address block with a prefix of /25 or larger you will have to revert to Classless Delegations
For example, if you have been assigned 10.155.16/21. you need to create eight reverse zones 16.155.10.in-addr.arpa, 17.155.10.in-addr.arpa, 18.155.10.in-addr.arpa, 19.155.10.in-addr.arpa, 20.155.10.in-addr.arpa, 21.155.10.in-addr.arpa, 22.155.10.in-addr.arpa and 23.155.10.in-addr.arpa.
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scanner darkly
poco fa
sono stato alla Recicleria
ho riempito il portabagagli della mia macchina di roba vecchia, ma in molti casi ancora funzionante
penso di potermi ricordare praticamente tutto quello che c’era.
7-8 lettori cd/dvd
2 alimentatori ATX (di cui sicuramente bruciato)
una scheda madre con processore + ventola
un alimentatore (bruciato) di un EeePC
un decoder sky NON-hd , a cui ho avuto la premura/paranoia di togliere la scheda sky, perché non era un decoder mio
un oggetto non meglio identificato, che un paio di amici “del settore” hanno classificato: buttalo
un modem PCI
un firewall Sonicwall, vecchio (ma con la seriale)
una specie di centralino, con la seriale
access point D-Link che era di blended, che era vivo durante il Moca 2004, poi è morto 🙂
router adsl Alice (malfunzionante)
HAG Fastweb
access point 3com
router adsl 3com
una cuffia
un affare kenwood che secondo me era una specie di sbattitore, ma a cui mancavano “le fruste”
un pezzo di qualcosa, Amstrad
un affare GPS (non mio) – tanto ho pensato: oramai ho il cellulare col GPS
e poi.. c’erano 2 scanner
uno dei due scanner era di mio padre.
penso il suo primo scanner, che usava sul suo vecchio pc.
mi pare che fosse addirittura SCSI.
stava ficcato in un mobile, in camera mia.
io l’ho sempre considerato un oggetto.. ormai inutile, pesante e ingombrante
e oggi.. l’ho portato lì
..ma prima di decidermi ad andare lì, ho fatto due telefonate (“ma secondo te faccio bene a..?”) e ho addirittura postato su un forum.
io forse avevo BISOGNO di fare questa cosa. perché alla fine l’ho fatta
chissà perché avevo la strana e inspiegabile sensazione che se fossi andato lì a portare cose, sarei stato uno che “faceva il furbo”
ma se quel servizio è fatto apposta?
non mi capisco.
sono entrato in quel luogo, che avevo già visitato domenica scorsa su Google Earth. per poi scoprire che è DIETRO il posto in cui lavoro.
prima di me c’erano due macchine.
ho pensato: wow, ci sono altre persone che fanno la stessa cosa che faccio io.
c’era un signore col figlio. portavano una specie di antenna, e una busta con un po’ di roba informatica, tra cui alcune tastiere.
c’erano altri due signori che erano venuti con un camioncino.
e poi c’era una signora che ha lasciato un materasso e un’altra cosa.
il ragazzo mi ha chiesto se avevo già smaltito in precedenza, io ho detto di no e mi sono registrato, esibendo la mia ultima tarsu (in realtà quella dei miei, pagata a marzo 2014)
bene o male sapevo che il limite annuo era di 500 kg. e mi chiedevo “chissà quanto pesa la roba che gli ho portato”.
ho aiutato il ragazzo a poggiare la mia roba in quel posto che poteva sembrare a prima vista “per terra”, ma invece era una bilancia.
quando abbiamo finito di mettere cose, lui si è un po’ sporto in avanti, cercando chiaramente di leggere da qualche parte a quanto ammontava il tutto.
35 kg.
niente.
poi mi ha detto di aspettare
mentre aspettava.. io ho fissato tra tutta quella roba, lo scanner HP di mio padre.
sono stato  tentato più volte di riprendermelo.
avrei potuto. magari il ragazzo avrebbe addirittura capito.
quando ho aperto il porta bagagli mi aveva detto “si capisce che ti piace smontare i computer!”
mi sentivo male. avevo fatto tutto questo.. di nascosto da lui. lui se lo sarebbe tenuto.
ma l’ho lasciato lì.
e mentre ripercorrevo in su la tiburtina, avevo gli occhi lucidi.
era perché mi ero separato da quello scanner? no..
forse ripensavo a un’immagine di questa stessa mattina, quando papà ha riportato a casa un ennesimo “trovatello” e una stampante.
lui stava in salone, e stava “frammentando” in tanti piccoli pezzi la plastica.
e io vedevo i pezzi di plastica che volavano da tutte le parti.
ma ad onor del vero, queste cose lui le ha sempre fatte. forse prima era semplicemente più preciso e meticoloso.
No comments.identity.
quante volte sono rimasto abbagliato da certe personalitÃ
quante volte ho ammirato talune persone, sia per il loro carattere e/o per il loro modo di saper fare qualcosa
però onestamente
tante volte mi sono chiesto: ma io farei veramente a cambio con X?
la risposta (sempre onestamente) è sempre stata no
ma..
Â
se dovessi fare a cambio col mio modo di suonare la chitarra.. lo farei con il chitarrista dei Mansun. senza dubbio. al 100%.
non so manco come si chiama
No comments#anchor
oggi sono uscito da lavoro alle 17
dovevo andare dal medico, a farmi mettere un dito in culo.
l’appuntamento era alle 17:15.
io sono arrivato alle 17:16, e c’era una fila mostruosa.
odio tutto questo. odio quando non vengono rispettati appuntamenti del genere.
di fronte a me c’era una famiglia credo. padre madre e figlio “strano”.
ammetto di aver provato un po’ di pietà , di tristezza.
come se avessi pensato “come sono sfortunati”
poi a un certo punto ho visto che il figlio aveva tanato il padre che si era mezzo addormentato, e l’aveva fatto notare alla madre, bisbigliandole nell’orecchio, ridendo
il padre poi si è destato, e hanno riso tutti e 3 insieme.
mi ha trasmesso.. un senso di complicità e di serenitÃ
e non ho potuto fare a meno di pensare, come sempre, di quanto possa essere anormale IO, invece..
cmq, a un certo punto, il medico mi ha chiamato.
pensavo di averlo già salutato, ma lui poi ha ridetto (con più enfasi) “ciaaaooooo”
..ma non ce l’aveva con me. mentre ero girato a poggiare lo zainetto, aveva ricevuto una telefonata (senza suoneria) e stava parlando con un’altra persona.
mi ha fatto piacere assistere a quel discorso. si sentiva che il medico era proprio accorato nel difendere…. l’ospedale della sua città , Popoli.
poi, come avvenuto già nelle sedute precedenti, mi ha pregato di essere rilassato.
e ho subito l’incursione. quando mi ha detto che non c’era più niente, ho esclamato “evvaii”, cosa insolita per me.
…ma ero felice.
per forza. non mi capitava da mesi di parlare al telefono del virus Ramsonware  del bar dei Casalesi e di sentirmi così partecipe, così compreso, così entusiasta, così al centro dell’attenzione.
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da qualche giorno, sotto casa dei miei, c’è un nuovo personaggio, che fa l’elemosina.
dice sempre la stessa cosa, ossia “ciao frate’ mica ti posso fare una rapina?”
oggi ero lì in macchina fermo al semaforo, e lui si è avvicinato.
“ciao frate’, mica ti posso fare una rapina?”
“certo” e mi sono girato verso il pozzetto dovevo sapevo di trovare almeno 3 monetine da 50 centesimi
mentre li prendevo, lui diceva “…così ti tiene profumata la macchina”
quando ho alzato lo sguardo, ho visto che aveva ficcato il braccio nella macchina, e mi stava poggiando un fiore sul cruscotto
quando l’ho salutato, guardandolo negli occhi, lui mi ha chiesto com’era andata la mia giornata.
io gli ho detto: “mmmBene!”
lui mi ha risposto: “oooh . se il primo oggi che mi dice che la giornata è andata bene”
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oggi è stata la prima cena che abbiamo fatto tutti e 3 insieme, io Michele e Lorenzo.
l’idea c’era già da ieri sera, ma da come s’era detto io avevo pensato che magari era la solita cosa detta che poi non si sa perché non si faceva.
invece verso le 19 michele mi aveva scritto su whatsapp che aveva fatto la spesa , e che mancava solo un po’ di vino.
..vino che io avevo già fatto mettere da parte in ufficio.
e così a un certo punto ci siamo trovati in cucina tutti e 3.
io osservavo.
speravo.. che parlassero soprattutto loro tra loro.
è sempre stato così per me.. ho sempre sperato che ci fosse armonia tra le persone che avevo intorno
michele ha fatto le tagliatelle alla boscaiola.
poi gli ho “rapinato” dal suo hard disk qualcosa come tipo 50 puntate del Tenente Colombo. domani ferc sarà al settimo cielo quando gliele copierò.
ma ora sono un po’ triste.
verrà il giorno in cui lopoc non abiterà più qui.
per me sarà la fine di un’epoca..
l’epoca in cui apro la porta di casa e mi sento perfettamente tranquillo e libero.
meno male che alla Designeria potrò sempre ordinare un Tiramisugo
No commentsbar roberto
qualche giorno fa sono stato al Bar Roberto, con il mio amico omonimo e una nostra amica
…un distruttivo aperitivo pre-pranzo, tale che poi a pranzo non sarei stato capace di mangiare alcunché.
ho ordinato un aperol, pensando che fosse qualcosa tipo crodino, invece rob mi ha fatto notare che probabilmente l’aperol era più alcolico del vino bianco che stava bevendo alessia.
che inesperienza..
a un certo punto, ho voluto fare un brindisi.
mi sono accorto che quei due non mi stavano precisamente cagando, allora ho sottolineato che era una cosa importante.
ho voluto dire a roberto che.. se c’era qualcosa che poteva esprimere l’essenza di ciò che per me ha sempre significato l’amicizia con lui.. quel misto di riscatto, di ribellione, ma al tempo stesso di vita, di entusiasmo.. questo qualcosa era espresso per me nel film
Qualcuno volò sul nido del cuculo
in particolare la scena in cui l’odiosissima infermiera proibisce ai pazienti di vedere la tanto attesa partita di baseball.
httpv://www.youtube.com/watch?v=9sxS-_D2opY
grazie a Hunicus, per avermi fatto incuriosire su questo meraviglioso film
No commentsun pizzico di felicitÃ
anche se nel film “into the wild” si dice, alla fine, che non è possibile essere felici se non si condivide la felicità con qualcuno (cosa che a me sembra assolutamente vera), poco fa sono state felice, da solo
ho messo sotto test un hard disk da 1 TB che mi ritrovo in giro per casa non so nemmeno come
se funziona bene, allora è la volta buona che mettiamo un NAS a casa (con lopoc lo diciamo da un po’..)
ma.. ci vogliono quasi 3 ore! e io sono ansioso di sapere se ‘sto disco è buono.
ecco dunque la ricetta della felicità di oggi pomeriggio:
ogni tanto, se vi va, date una controllatina a questo link 🙂
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