Archive for April, 2007

the friendship

April 25th, 2007 | Category: vita

(14:23:04) soogle: stavo pensando
(14:23:06) soogle: sai..
(14:23:13) soogle: mi invento sempre modi per attaccarti ingiustamente
(14:23:17) soogle: uno l’ho pensato stamattina
(14:23:20) soogle: vedendo il tuo blog
(14:23:22) emiliano: hahaha
(14:23:23) emiliano: avanti
(14:23:24) emiliano:
(14:23:28) soogle: “autoscatto”
(14:23:30) soogle: cioe’ come dire
(14:23:46) soogle: “che nessuno provi a pensare che questo CAPOLAVORO di foto l’ha scattata un mio amico e non IO”
(14:23:48) soogle: ahuahuahuahuahuahuahuahua
(14:23:58) emiliano: ma ovvio!!
(14:24:14) emiliano: se c’è gente che mi dice “sci, però le foto del camaleonte non le hai fatte tu, dai”
(14:24:15) emiliano: eh!
(14:24:19) emiliano: EH!
(14:24:26) soogle: semplicemente odioso
(14:24:31) soogle: chissa’ dove ti portera’ tutto cio’ 😀
(14:24:41) emiliano: bah, secondo te?

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oooo mioddio (updated)

April 22nd, 2007 | Category: vita

OOOOMIODDIO.

ho cliccato mezz’ora fa sull’icona del programma. non ancora si apre. accipicchia.

sta proprio affossato.

mi sento in uno stato strano. non e’ come una sbronza normale.. quando hai lo stomaco che grida vendetta al cospetto di Dio.

carmine. oggi mi ha emozionato.

mi ha emozionato il tutto. il fatto che lui abbia scelto di fare quella cosa.

spero proprio che giovedi’ la suoneremo cosi’. siete tutti invitati giovedi’, al wakeup!

c’e’ il party di booster.

(nel frattempo il programma non ancora si apre.. bah!)

lacrimo.

mi gira tutto. ma sempre in modo diverso dal “solito”.

emiliano, mi mandi ‘ste foto? ci tengo *

dai se me le mandi, le metto subito in questo post.

faccio casino. pigio sui tasti con forza.

non mi preoccupo, stavolta, della quantita’ di decibel che sollevo vivendo.

mioddio.

intanto scelgo la categoria: “vita”.

oddio non lo so fino a quando resistero’.. forse tra qualche minuto mi butto sulle coperte e mi affosso. chissa’ domani….

sbadiglio come una merda.

il programma, nel frattempo, non ancora si apre!! ahahah

forse devo portare il laptop a lourdes…

bah, fanculo, l’ho riavviato.

siacquata di faccia tecnica.

come dicevo a emiliano poco fa.. non mi e’ mai capitato di avere un dialogo con uno dei miei genitori in queste condizioni.

forse direi a mamma’: “ti ringrazio per avermi messo al mondo”.

a papa’ non so cosa direi: buonanotte.

oh ecco.. mitico! il programma si e’ aperto 😀

un minimo di lotta per attaccare il cavo di rete.

fatto. dhcp, vai pure.

ommioddio.

bella serata al wakeup. c’era poca gente all’inizio. mi dispiaceva.

poi s’e’ riempito 🙂

grazie a sabina, che non mi ha fatto pagare il guardaroba.

cari trolls, paoletto & enrico: mi hanno fatto un regalo. cazzo, quasi non sono degno di averlo.

pertanto mi farebbe piacere che veniste a casa mia. lo guardiamo insieme.

sono stupito, nel frattempo, dal fatto che riesco a scrivere abbastanza bene,

maiuscole.. addio.

e’ un bello stato fisico.

in questo momento potrei fare cose incredibili. potrei dire cose che non direi mai.

potrei ottenere cose che non otterrei mai.

oddio.

kde mi ha detto un errore.

nooo vabo’. non posso manco pensarci. faccio in altro modo.

cazzo sono ancora stupito 😀

cioe’ io non lo so.. quasi quasi mi rivesto e torno al wakeup 😀

allora, intanto vediamo cosa possiamo fare con queste foto.

ok.

ho telefonato mo’ a stefano.

mi ha convinto.

cazzo riesco a torno la’.

torno li’

sento che li’ c’e’ il paradiso.

beh.. cazzo.

quasi quasi dico a stefano di uscire fuori. vorrei baciarlo in bocca 😀

vi lascio con questa foto.

nelle altre si vedono dei visi, forse non e’ il caso di pubblicarli!

vabo’ cmq prima volta in vita mia che vado in un posto, torno a casa , mi metto in pigiama, e poi riesco!

ahahaha

cmq stavolta mi cambio i pantaloni.

chissa’ se mi fanno ripagare l’ingresso 😀

cazzo

sono indeciso.. e se portassi la videocamera?

nel frattempo sto supplicando emi di mandarmi le foto della barista del titty twister di san benedetto 😀

ho capito.

e’ fatta. se mai dovessi avere un colloquio con uno dei miei genitori.. loro mi vedrebbero tutto eccitato e gasato, e io direi loro: “papa’/mamma , faccio un po’ tardino.. vado a casa di una ragazza che mi piace”.

loro capirebbero 🙂

in effetti il foglio che ho scritto sulla porta e attaccato con lo scotch e’ proprio simile 😀

a dopo, vi lascio con:


(alba)

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mi-ni-com-piaccio!

April 11th, 2007 | Category: tmrc

Prima fase della serata dedicata allo smanettamento.

E’ da diverso tempo che mi innervosisco un po’ per via di una cosa che voglio realizzare.

Fino a poco tempo fa katy era il mio gateway. Un Pentium II , 333 Mhz, mi sembra 96 mega di RAM…

 katy:/home/sugo# free
total       used       free     shared    buffers     cached
Mem:         60988      59176       1812          0       1596      33376

… ok, un po’ meno di 96 😀

Quando andava via la luce, e al reboot succedevano le cose piu’ nere (type ext2, ma anche ext3 mi e’ sempre stato in culo).
In quei casi, visto che katy sta nella stanza di mio padre e non ha monitor, avevo 2 scelte: o andavo di la’ con un monitor (argh) o portavo katy in camera mia (urgh).

In seguito, leggendo un po’ qua e la’, mi sono appassionato all’affascinante mondo di minicom e delle console seriali.

A culo mi sono ritrovato per casa un cavo adeguato (piu’ o meno).
Ho fatto un po’ di prove, ma il funzionamento mi sembrava sempre un po’ “lunatico”.

Mi sembrava di fare tutto correttamente, ma spesso su minicom apparivano caratteri strani.

…alla fine ho deciso di verificare davvero che minchia di cavo avessi tra le mani.

Per questo, grazie all’influsso paterno, mi sono avvalso del tester:

Andando a controllare i fori del cavo, mi sono accorto che soltanto 3 coppie erano valide:

2 – 3

3 – 2

5 – 5

…quindi non potevo sperare nel controllo di flusso hardware, cosa che invece abilitavo di default.

Sicche’ ho settato bene minicom su katy e sul portatile, e ho fatto la prova del 9.

Ho attaccato il portatilino col cavo seriale sopra katy:

Dal pc in camera mia mi sono connesso in ssh su katy, e ho aperto minicom.

Volevo vedere se scrivendo sul portatilino, le scritte apparivano bene sul monitor in camera mia:

😀

Bene, e ora.. cos’e’ che volevo realizzare?

Voglio far si’ che quando katy va in single mode spawni (voce del verbo: to spawn) una console sulla porta seriale, cosi’ mi basta andare di la’ con il portatilino e diagnosticare.

E ora entriamo nella seconda fase della serata 🙂

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Surprise!

April 11th, 2007 | Category: vita

Chi l’avrebbe mai detto!

Stasera mi sono visto con Attilio. L’appuntamento era alle 21.30 davanti San Cetteo.

Sono arrivato un po’ prima. Mi sono seduto sul muretto, li’ dove si sedeva sempre il padre di ferece coi suoi amici.
Ho alzato lo sguardo e ho visto 2 in macchina che si scambiavano effusioni. Beati loro.

..dopo un po’ e’ arrivato Attilio.

Siamo stati in giro per Pescara vecchia ad attaccare un po’ di volantini per l’evento di sabato prossimo. Si’, quello che avete visto sulla primissima pagina.

I nostri giri finiscono sempre dalle parti dell’Orange.

Verso la fine della nostra “ronda” di questa sera, abbiamo messo un volantino sulla parete esterna dell’Ecam.

Li’ abbiamo visto una cosa che ci ha colpito: qualcuno aveva messo un volantino sul trusted computing. Un volantino diverso dal nostro.
..ed era addirittura un volantino piu’ sfigato del nostro (attaccato con lo scotch marrone largo).

Ci chiedevamo chi fosse.

Poi siamo entrati all’Orange (io all’inizio non volevo, poi mi sono convinto).

Beh, li’ abbiamo trovato proprio colui che aveva messo il volantino prima di noi.

A distanza di nemmeno 2 minuti!

Era Paolo Kaos.

Mi sono sentito meno solo 🙂

Spero che sabato venga anche lui. Spero che da entrambe le parti ci sara’ la volonta’ di unirsi e fare qualcosa insieme.

Sono davvero molto contento della quantita’ di persone che abbiamo avvicinato con l’attivita’ del LUG. Un LUG che non riesce a farsi dare un cazzo di codice di sblocco ed avere un proprio cazzo di sito web.
Madonna quanto siamo cialtroni..

Quando mi affaccio in sede sono contento. C’e’ sempre un bel clima.
A**** e’ un pazzo 😀 Sempre incazzato per qualcosa. L’ultima volta si lamentava del buco dell’ozono e delle piogge acide.

Lui poi adora M****, dice che e’ un monumento storico. Infatti quando sono insieme si mettono a parlare di storia.

Sono contento di sapere che c’e’ un nuovo socio Metro che ha pagato la quota annuale giusto per avere la connessione adsl e (……..rullo di tamburi…………) un POSTO DOVE DORMIRE.
Vorrei dormire anche io, ora, ma non posso.

Devo espletare un cazzo in culo.. e’ per questo che ho spento il cellulare e spero di tenerlo spento per molto tempo.

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sogno_08-04-2007

April 08th, 2007 | Category: sogni

e’ il primo sogno che scrivo sul blog.

la fluidita’ della lingua va a farsi benedire, in questi casi. scrivo di getto, con l’ansia di dimenticare alcuni particolari.

*-*-*-*-*-*-*

un sogno abbastanza pieno di cose.

ambientato di mattina probabilmente, a pescara colli.

mi trovo in una casa, sembra la casa di pivy. le pareti sono gialle. e’ una giornata di sole ma con un po’ di nuvole.
sono con alcune persone, tra cui vincenzo e riccardo della Micso. mentre parlano io

cammino un po’ per la casa. c’e’ un computer acceso, io mi ci avvicino.

quando mi ci avvicino scopro che li’ c’e’ una brandina con una persona che dorme, si muove un po’. e’ completamente ricoperta da un piumone. me ne vado.

torno da vincenzo e riccardo. loro parlano di Eutelia, dicono che se Eutelia fa non so che cosa, mi possono assumere a tempo indeterminato, abbastanza presto, tipo tra un mese.

nel salone di questa casa c’e’ una televisione enorme. e’ messa sopra un camino.

il padrone di casa, un signore sui 60 anni con i capelli un po’ bianchi, ci faceva vedere un “difetto” della tv. diceva che a volte l’immagine non si vedeva su tutta la videata, ma solo in parte. allora doveva premere ogni volta il tasto “full screen” per aggiustare il tutto.

io pensavo a chi aveva portato la tv fin la’ sopra.. e mi chiedevo se avevano inventato uno strumento apposta. il film che si stava vedendo era in bianco e nero.

torno verso il computer. e’ come se ci andassi per tornare a fare il mio lavoro.

stavo controllando alcune segnalazioni aperte su Eutelia.

mentre faccio queste cose, l’uomo che era sotto il piumone si sveglia. gli manca un braccio. e mi dice che ha un tumore, ma mentre parlava mi sembrava vispo.

io ho paura, mi chiedo se mi fa bene stargli vicino. ho paura di essere contagiato da qualcosa.

arriva anche una signora. mi fa notare un mio presunto sbaglio.

una delle “pratiche” era far arrivare un file ad una certa signore Di Nisio. io gli dico che gliel’ho mandato. lei mi dice “ah si’, hai ragione”. poi “pero’ ha detto che non e’ riuscita ad aprirlo”. era un file pdf.

avevo scritto i miei appunti in parte su un quaderno, con la matita.

si e’ fatta l’ora di pranzo.

esco fuori da questa casa e vado verso stefania (sempre della micso).

sembra di essere all’uscita di una scuola elementare.

in mezzo alla piazzetta davanti la scuola c’e’ lei, seduta su un banco, con una cassettina con i soldi.

a turno andiamo li’ e lei ci paga. quando arriva a me, mi da’ di piu’. glielo faccio notare.

lei mi risponde che e’ normale, perche’ avevo fatto un intervento in piu’ e lo avevo registrato sul PIM.

mi dico che devo sempre registrare questi lavori sul pim. conto i pezzi da 10 euro in piu’.

ci sono intorno bambini che giocano.

a questo punto sono con carmine, letizia e piersante, forse.

sono li’ vicino. e’ come se fossimo in una strada in mezzo alla citta’. una strada in salita, come ce ne sono tante. solo che al posto dell’asfalto c’e’ il fango.

stiamo scendendo questa strada a piedi. carmine e letizia mano nella mano.

dobbiamo decidere dove andare a mangiare.

come prima cosa si decide che loro 3 vanno nella macchina di carmine, e io devo prendere la mia fiesta.

la metto in moto e temo di non farcela (troppo fango). mentre faccio la manovra telefono a mariagrazia. le dico che siccome e’ il suo compleanno (lo e’ veramente) le posso fare un regalo piu’ bello perche’ ho preso lo stipendio.

prendo la macchina e mi metto in marcia. sbagliamo la strada piu’ volte.

alla fine non sono piu’ in macchina, ma con un signore e una bambina, tutti sulle biciclette.

prendiamo diverse strade contromano. a un certo punto ci fermiamo. il signore mi dice che per trovare la strada giusta dobbiamo vedere un grillo, un grillo particolare che abitava li’, e seguirlo.

ci affacciamo da una specie di balcone e alla fine, su una foglia, c’e’ questo grillo, che inzia a saltare. si poggia su un muro, poi non so.

ora mi ritrovo in un quartiere, che sembra Zanni. sono con Paolo (Micso). sento che e’ lui, ma fisicamente era un po’ diverso.

camminiamo per questo quartiere. ci sono le macchine che passano. a un certo punto sentiamo delle sgommate, e una macchina che sfreccia via, superando la fila.

e dietro ci sono 3 persone che la rincorrono. 2 di queste persone hanno la tuta. sono 2 uomini e 1 donna. uno degli uomini ha il gesso.

sento che e’ come se la macchina avesse accidentalmente pestato il piede all’uomo col gesso. siccome sono 3 persone “poco raccomandabili”, la macchina fugge. i 3 uomini si fermano vicino a noi.

la donna raccoglie un sasso dalla strada. a questo punto penso che di li’ a poco avrei sentito un suono di vetro rotto.

invece sento uno sparo. e’ l’uomo col gesso che aveva tirato fuori una pistoletta e stava sparando verso una finestra di una casa.

paolo mi prende dalle spalle e inizia a correre. mi aiuta a fuggire. corriamo verso una casa con intorno un giardino. io sento di essere abbastanza al sicuro, perche’ so che l’uomo non era incazzato con noi.

invece l’ultimo colpo che spara, prima che noi giriamo l’angolo, e’ verso di me e paolo. ma non ci prende.

io penso al fatto che e’ la prima volta che sento degli spari cosi’ ravvicinati.

l’uomo col gesso al piede inizia a seguirci.

noi ci nascondiamo in mezzo a dei cespugli.

davanti al mio cespuglio c’e’ un acquario: sembra una cosa a meta’ tra un acquario e un incubatore. dentro ci sono 2 neonati.

paolo e’ poco piu’ avanti di me.

quando l’uomo alla fine passa vicino a noi, vede prima paolo, ma non gli spara.

poi vede me. io subito alzo le mani. l’uomo mi fa capire che non mi spara perche’ ci sono i bambini.

il sogno finisce con un primissimo piano di 2 bambini, uno maschio e una femmina, lui col grembiule azzurro e lei con quello giallo.

parte una rullata di batteria e cominciano a cantare un pezzo, che sembra un canto di chiesa.

e’ un pezzo triste, del testo mi ricordo soltanto “la tua purezza”.

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Tributo a Marino

April 02nd, 2007 | Category: vita

Con ammirazione. 

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