Archive for October, 2006

sfarpa

October 27th, 2006 | Category: vita

[17:32:20] calvin dice:
bhè amico da quel poco che mi hai raccontato e che ho letto
[17:32:23] calvin dice:
cciasant
[17:32:36] calvin dice:
te nu prusciutt a lu post de la fregn senn’ha capit

AHAHAHAHAHAhAAHAHAHAhAHAAHAHHA

AHaHaHAhAaHaHAHahHahaHahaahuaHUaHUaHUaHUa

AUhaUHAHUAHUAhuAAHUAHUAHUA

[17:43:30] calvin dice:
perchè a parte che se c’è una cosa che ho capito è che le donne sono completamente pazze e a differenza di noi possono innamorarsi pure di un abete..in secondo luogo se tu sei un bravo ragazzo io sono astemio

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haifa

October 23rd, 2006 | Category: vita

Oggi ho accompagnato Mariagrazia al lavoro. Alle 15.30. Il che significa che non avrei mai e poi mai ritrovato posto sotto casa.

Mentre vagavo con la macchina mi ha telefonato Stefano, e lo sono andato a prendere. C’era il sole! Abbiamo portato haifa al mare.
Quando ho visto la spiaggia, mi sono ripetuto: “Sono un coglione”.

Quest’estate e’ passata e mi sono fatto il bagno solo 2 volte. Pero’ sono state 2 volte molto belle.

La prima a Roseto, quando sono andato con Emi a farmi firmare dal professore un documento per la tesi. Documento che poi mi e’ stato strappato sotto gli occhi allo sportello della Segreteria di Teramo. Perche’ non serviva piu’, in realta’.

La seconda volta e’ stata con Mariagrazia e Corey. C’e’ voluta la presenza di un americano per far si’ che io e Mariagrazia ci bagnassimo nelle stesse acque.

Oggi ho reinstallato CS.

E ho scaricato per l’occasione anche la demo di bejeweled 2 🙂

Non sono andato all’aperitivo con Matteo, appena tornato da Amsterdam. Mi sentivo troppo lercio. Infatti mi sono lavato 🙂

Anche la mia macchina e’ lercia, ma adesso non posso permettermi di lavarla.

Stasera se tutto va bene io e Stefano ci vediamo “City of God”. Ci eravamo promessi di vederlo insieme. E’ passato un anno da allora 😀

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2

October 19th, 2006 | Category: vita

Now playing: “Stigmata” (Ministry).

Sono reduce. Sono molto confuso (anche per l’alcool).

Sono contento per alcune cose.

1. Ho azzeccato IL 2 di Olympiakos Piraeus – AS ROMA (finita 0 – 1).

Onestamente non so manco se abbiamo vinto quella cazzo di catena… chiedero’ domani ai miei due amici Mauro e Francesco.

Purtroppo la calcolatrice di cui sopra e’ abbastanza “integra”. Ce n’e’ un’altra nel punto SNAI sotto casa col tasto della moltiplicazione totalmente consumato 🙂

Stavolta si parlava di quasi 2000 euro: sognare e’ sempre bello, niente di nuovo.

Stasera sono uscito con lei.

Prima tappa al Mixer. Il barista di fiducia ti sgama subito. Ti sgama perche’ ti sei fatto la barba, ti sgama perche’ non porti gli occhiali. Sicuramente tifa per te. Ti darebbe tutto quello che vuoi, glielo paghi domani.

Seconda tappa al Cicchetto. Io l’ho vissuta cosi’: siccome lei e’ lei, si e’ creata subito una specie di alchimia positiva con la barista (che non avevo mai visto prima, li’).

Ci siamo presi 3 giri di cicchetti, uno e’ questo qui:

Mi sembrava di essere in una sauna piuttosto che in un locale. Molto rilassante. In sottofondo Roberto Di Virgilio ha messo i Radiohead.

(Il 4 ottobre, giorno del mio onomastico, mamma mi ha messo in camera una rosa.

In realta’ l’ha fatto spesso, nel corso degli anni. Io non avevo mai dato troppa importanza alla cosa. C’e’ un fiore in camera mia, e lentamente si spegne. Le foglie cadono per terra. E’ li’ con me mentre dormo, mentre telefono agli amici, mentre digito, mentre suono, mentre scrivo sul pentagramma, sempre.

Tra qualche giorno morira’ del tutto ed io, anche stavolta, non gli avro’ rivolto che pochi e brevi sguardi.)

Poi siamo tornati al Mixer.

La serata e’ stata un po’ strana.. evidentemente stavolta mi sono tradito.. forse perche’ sapevo che tra qualche giorno sarebbe ripartita.
In macchina ho messo “Without You I’m Nothing” dei Placebo. Ce l’ho su una cassetta che mi ha registrato un’amica anni fa. Segno del destino: mentre parcheggio la macchina in via Firenze, suddetta amica ci passa davanti e mi saluta.

Se tutto questo avesse una qualche utilita’.. Per me e’ stata solo un’opera teatrale durata qualche ora. Tutto finto, tutto taciuto. Tutto volutamente trattenuto.

E’ meglio se ora vado a buttarmi un po’ d’acqua fresca in faccia.

Vi lascio con un testo di un brano che ascolto moltissimo, in questi giorni:

This is what you want.
This is what you get.
Here now.
Night light.
Windows.
Waiting.

Weakness.
Waiting.
Silent.
Payment.

Guilty.
Haunting.
Calling.
Claiming.

Here now.
Ending.
One life.
One knife.

“The Order of Death” (Public Image Limited)

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Tributo a Paolo Gallo

October 14th, 2006 | Category: vita

Lo vedo di rado, forse una volta ogni 6 mesi.
Oggi ero in giro con blended, abbiamo beccato Paolo seduto fuori un baretto in via Colonna. Ho notato la fede, io non sapevo niente. Ho realizzato presto che si era sposato con una ragazza di colore, e li’ c’era il relativo pargolo con un mitra giocattolo.
Paolo e’ stato fondamentale nella mia vita musicale. Ora non suona piu’, lavora da anni sulle piattaforme, in Africa.
Mi ricordo che tanti anni fa ero andato a casa sua sempre con blended (loro suonavano insieme), Matteo si era allontanato chissa’ a far cosa e io sono rimasto nella stanza con Paolo. All’epoca lui viveva proprio accanto al Capannone.
Era molto calmo, era seduto alla batteria, con i gomiti sulle ginocchia e le mani che gli reggevano il mento. Io gli facevo domande, ero totalmente intrippato per la batteria.

Ero ancora alle medie, mi ricordo che sul libro di Musica c’era una pagina con le descrizioni degli strumenti musicali e io avevo scritto i nomi di tutti i batteristi che conoscevo vicino al disegno del charleston. Il piu’ importante era senza dubbio Mike Shrieve,

che mi aveva stregato col suo assolo di batteria su “Soul Sacrifice”, Santana, Woodstock 1969.

Io chiesi a Paolo: “Ma.. la batteria… e’ una percussione?”

“Si’, fa parte delle percussioni”.

Un altro ricordo che ho, e’ di un pomeriggio che sono entrato nel Capannone e Matteo e Paolo stavano suonando.

Paolo aveva una batteria bianca, non ricordo la marca. Mi ricordo che il charleston era “Meteor”.

Paolo chiedeva a Matteo di suonare in continuazione una canzone… non ricordo bene, secondo me era di Baglioni. E’ stato Paolo a farmi conoscere il disco “La vita e’ adesso”, in particolare “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Per un periodo, nel Capannone c’erano due batterie e due batteristi. Nando era l’altro. Nando era piu’ pirotecnico, probabilmente piu’ sciolto… ma in fondo io ho sempre preferito Paolo. Aveva classe. Forse e’ stato lui ad insegnarmi il valore di un tocco secco e preciso.

Comunque quegli anni per me erano magici, non so se successivamente ho vissuto qualcosa di lontanamente simile.

Mi viene in mente una frase di Leonardo (credo): “Le lontananze si tingono di azzurrino”.
Io ho sempre inteso “lontananze” nel tempo, ricordi. I ricordi di quei tempi per me sono come sogni. E quando ci penso vedo solo scene, senza audio. Magari qualche frase qua e la’, qualche suono.. ma con un po’ di riverbero.

Quando lo sentivo suonare, mi meravigliavo di un fatto: per me i colpi di rullante erano veramente forti, e mi chiedevo: “Come fa a non sbattere le ciglia ogni volta?”.

Un’altra volta ero andato a casa sua nuova, ero praticamente chitarrista all’epoca. Lui mi aveva fatto sentire un sacco di dischi di Van Halen. Si gasava tantissimo, mentre ascoltava faceva dei mimi, fingeva di essere Van Halen.

(Il fratello di Paolo, Andrea, suona ancora la chitarra. Infatti li chiamavamo “fratelli Van Gallen”).

Mi diceva che gli accordi di Eddie erano sempre particolari. In effetti tutto si puo’ dire di lui tranne che sia scontato. Almeno fino a 1984!

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Grazie.

October 07th, 2006 | Category: vita

porca puttana.

ma ha senso, un blog? cioe’.. oltre ad aver vissuto un evento, devo anche sforzarmi di raccontarlo? per chi? per me stesso o per gli altri?

ma cos’e.. ho paura di perdere i ricordi?

stasera e’ stato tutto bellissimo.

voglio ricordare solo la query di Franco del bar Mixer:

(03:42:54) Franco: ica sugo
(03:43:01) Franco: ancora sveglio
(03:43:49) Franco: o stai scaricando
(03:44:03) sug`wash: o
(03:44:05) sug`wash: franco
(03:44:06) sug`wash: ngulo
(03:44:11) sug`wash: grazie
(03:44:16) sug`wash: le tue birre mi hanno fatto passare
(03:44:17) Franco: e si sono propio io
(03:44:19) sug`wash: una bella serata 🙂
(03:44:26) Franco: e non male
(03:44:46) Franco: carina quella ragazza che ti accompagnava stasera
(03:44:49) sugo: sci
(03:44:53) sugo: e’ la Madonna
(03:45:00) Franco: di chi
(03:45:03) Franco: latua
(03:45:04) sugo: ahaha
(03:45:07) sugo: no non e’ la mia
(03:45:15) sugo: boh.. magari tra qualche anno
(03:45:18) sugo: 😉
(03:45:23) Franco: a tu la porti solo a spasso
(03:45:46) sugo: oh mi ritiro
(03:45:49) sugo: sotto le lenzuola
(03:45:51) sugo: buonanotte
(03:45:52) sugo: *
(03:46:11) Franco: va be buonanott4eù
(03:51:21) Franco has closed the conversation window.

io non so.. non vorrei parlare di certezze assolute. quello che ora mi sembra verissimo e’ che uno non puo’ sempre pensare che le cose debbano andare come si vuole.. la deviazione ci vuole, l’adattamento anche.

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DoM

October 06th, 2006 | Category: vita

18:01:40) DoM (ci): su ricoprimi di soldi
(18:01:45) sugo: ahaha
(18:01:56) sugo: mi vendi [CENSURED]?
(18:01:59) sugo: 😛
(18:02:57) DoM (ci): certo
(18:03:15) DoM (ci): pero’ voglio i soldi ciccio
(18:03:15) sugo: perdio
(18:03:20) sugo: mi sa che il fondo cassa del lug
(18:03:21) sugo: non basta
(18:03:23) sugo: ah?
(18:03:24) sugo: 😀
(18:03:34) DoM (ci): ma manco un pinguino tutto d’oro basta
(18:03:46) DoM (ci): voglio un toro d’oro con i coglioni con gli zaffiri
(18:03:53) sugo: aHUahuahuhuahuaA
(18:03:56) sugo: aHUaHUaHUahua
(18:03:56) DoM (ci): da mettere in giardino
(18:03:58) sugo: ngulo
(18:04:01) sugo: non mi capitava
(18:04:02) sugo: da un po’
(18:04:06) sugo: di ridere davvero 😀
(18:04:16) sugo: meno male che sto da solo
(18:04:17) sugo: ahahaha
(18:04:22) DoM (ci): ahahahah

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Patrick ha partorito

October 03rd, 2006 | Category: tmrc

..la Slackware 11, finalmente 🙂

Mi ha telefonato Attilio per dirmelo. Mi sono collegato subito sul sito e ho visto che il mirror italiano era gia’ affossato, quello tedesco pure.. allora mi sono buttato sulla Finlandia. Speriamo bene.

E’ da alcuni anni che uso Slack, e non avevo mai visto la foto di Patrick.

In effetti non me l’immaginavo cosi’:

Ad ogni modo:

Viva GNU/Linux

Viva il Free Software e l’Open Source

Viva lo smanettamento

Abbasso il software chiuso

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